L'artista slovena espone una dozzina di opere recenti di grande formato dal titolo Kartoni. Si tratta di disegni ritagliati nel polipropilene che conferiscono all'oggetto una volumetria di tipo scultoreo. Il materiale (di colore grigio metallizzato) e l'ombra (che l'opera aggetta sulla parete) tendono a confondersi. A cura di Alberto Zanchetta.
a cura di Alberto Zanchetta
Il 3 dicembre la Galleria Bianconi inaugura la mostra “PoliKartoni”, personale, a cura di Alberto Zanchetta, della giovane artista slovena Polona Maher, con la quale la galleria milanese conferma la propria attenzione nei confronti delle ultime tendenze dell’arte contemporanea
Per la sua prima personale milanese, Polona Maher espone una dozzina di opere di grande formato dal titolo “Kartoni”, frutto della sua più recente ricerca artistica. Si tratta di disegni ritagliati nel polipropilene che conferiscono all’oggetto una volumetria di tipo scultoreo. Il materiale (di colore grigio metallizzato) e l’ombra (che l’opera aggetta sulla parete) tendono a confondersi, creando una ambiguità tra la bidimensionalità del disegno e la tridimensionalità della scultura. Con la serie dei “Kartoni” l’artista volge il suo immaginario verso forme morbide, libere e fantastiche, in cui il mondo naturale si mescola con quello artificiale. In mostra saranno inoltre esposti dei lavori di piccolo formato, ritagliati nel cartone colorato, e alcuni disegni su carta.
Polona Maher – formatasi in Italia, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna – si è imposta all’attenzione della critica alla fine degli anni Novanta con il ciclo dei “Carciti”, opere che combinavano tra loro tessuti e carte (un originale ibrido scultoreo con cui l’artista dichiarava la sua predilezione per una dimensione intima e delicata). Successivamente, il percorso dell’artista ha iniziato a interessarsi all’architettura slovena, in particolar modo alle costruzioni rurali, come p.es. il kozolec, le capanne dei cacciatori o gli steccati in legno; nel 2004 nascono i suoi primi “Kartoni”, forme geometriche ritagliate nel cartone che rivisitano la cultura mitteleuropea. Dopo aver lungamente usufruito di materiali poveri, l’artista ha recentemente sperimentato il polipropilene, conferendo alle sue opere una rigida plasticità e un cromatismo intenso e brillante. Affascinata dalla smaterializzazione dei generi e delle forme, Maher ha sempre concepito l’arte in senso plastico, ma la sua è (e rimane) una scultura “disegnata”: il segno è per lei un testimone, un interprete allusivo che non vuole mai essere troppo descrittivo. Ne sono una riprova le strutture fluttuanti presenti in mostra che, leggermente scostate dalle pareti, entrano in discreta relazione con l’ambiente. Questi suoi nuovi “Kartoni” sono delle silhouette organiche in cui la linea si intesse fino a creare delle bizzarre matasse; automatismo e immaginazione approdano così a una precisa definizione del segno, che è anche e soprattutto una traccia spaziale.
Polona Maher è nata a Maribor (Slovenia) nel 1971, vive e lavora tra Ljublijana e Maribor.
PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI: 2008 - Planet Kunstaminato, Galleria Studio G7, Bologna; 2007 - Likorni kritiki izbirajo, Ljublijana (SLO); 2006 – Cartoni, Civic Art Gallery, Ljublijana (SLO); 2005 – Cicognani Galerie, Köln (D); 2004 – niti-niti/carteggio, Fondaco di Palazzzo Coen, Salò / Razstavni Salon Rotovž, Maribor (SLO). PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE: 2008 - Neotipljivabitja, Galerija Celica, Ljubljana; 2007 – Plus. Stipendiatinnen und Stipendiaten der Stiftung Vordemberge-Gildewart, Museum Wiesbaden (D); 2006 – Rubik3, Galleria Studio G7, Bologna; 2005 – Continental Breakfast, 77 Contemporary Art Gallery, Londra (GB); 2004 – ZILCH, Arte e Ricambi, Verona / galleria NinaPì, Ravenna
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Opening 3 dicembre ore 18
Galleria Bianconi
via Fiori Chiari - Milano
Orari: da lunedì al sabato 10.30-13.00/14.00-19.00. Domenica 7, 14, 21 dicembre 10.30-13.00/14.00-19.00
Ingresso: libero