Il Sole di Mezzanotte. Le opere esposte mostrano una pittura "dell'incontinenza", un viaggio dentro le tracce invisibili di quel vasto Nord che e' la Groenlandia. Una resa radicale all'elemento fluido, l'acqua, una forza che puo' animare creature marine e rubare il pensiero allo straniero.
L´artista Savina Tarsitano, grazie alla cooperazione dell´Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, presentera´ le sue opere presso il museo di Upernavik, Groenlandia. La mostra sara´inaugurata il 1 dicembre fino al 31 gennaio. Il tour proseguira´ sino ad aprile 2009. Le opere saranno presentate nella citta´ di lullissat e Nuuk.
La mostra e´ stata gia´ presentata in Fracia presso il centro di cultura di Ambronay e a Bruxelles presso l´Istituto di Cultura Danese.
Le opere esposte mostrano una pittura dell’incontinenza, un viaggio dentro le tracce invisibili di quel vasto Nord che è la Groenlandia. Una resa radicale all’elemento fluido, l’ acqua, una forza che può animare creature marine e rubare il pensiero allo straniero. Il paesaggio tessuto di miti, di neve, di case colorate e pescatori, di storie ascoltate e vissute si fa struttura di luce, un risucchio liquido e colorato di fotoni dentro le tele.
L’urgenza della pittura ha fagocitato la composizione, mi sono sorpresa perfino a mescolare colori, pigmenti, inchiostri, su carta sottratta all’ospedale, in carenza di materiale dove dipingere. Lontana dalla città e dai negozi, quei fogli della mensa di un ospedale destinati ad apparecchiare tavole e vassoi di malati, sono diventati supporti necessari. E poi quella pretesa di colori sempre più forti Mescolo piu forti, scaravento iero marine, mostri a due teste , fino alla comparsa di quei volti in una visione di luoghi lirici e profondi, in cui riconosco tra altre storie il battesimo colorato e profumato di una famiglia Inuit in un giorno di primavera o un tappeto di neve bianca diventare un arcobaleno di colori al calar del sole di mezzanotte e durante un’alba senza notte.
La fotografia è il medium ideale per azzerare convinzioni preconcette, le abitazioni, gli abiti colorati, il sangue di foche, le pelli di orso tra i bucati delle case sono segni di una civiltà con un supplemento di forza che ha sottratto terreno a una natura forte e brutale. Pittura e foto hanno servito la stessa visione frammentaria di un mondo che segna sia pure con un’estraneità potente le figure dell’oggi.
Upernavik Museum
Niuertup Ottup Aqq. B-12 Boks 93
3962 Upernavik (Groenlandia)