Antologica che ripercorre l'arco della sua produzione attraverso piu' di cento opere, provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra propone nel nucleo centrale i lavori esposti a Palazzo Reale di Milano, cui si aggiungono numerose opere che documentano la poliedrica attivita' dell'artista. Il percorso si snoda attraverso il racconto degli scrittori, poeti, collezionisti, che hanno parlato di lui, da Leonardo Sciascia a Dino Buzzati, da Renato Guttuso a Gesualdo Bufalino.
La Galleria nazionale d’arte moderna di Roma presenta, dal 4 dicembre
2008 al 25 gennaio 2009, la mostra “Piero Guccione”. Nonostante
l’attenzione di scrittori quali Alberto Moravia, Giorgio Soavi, Tahar
Ben Jelloun, che in gallerie private della Capitale (l'esordio di
Guccione ebbe luogo proprio a Roma nel 1960) hanno accolto la sua
opera, questa è la prima volta che la Roma ufficiale dedica al maestro
siciliano una grande esposizione antologica, dove l’arco della sua
produzione viene ripercorso attraverso più di cento opere, provenienti
da collezioni pubbliche e private. La mostra, organizzata dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, dalla Galleria nazionale d’arte
moderna e contemporanea e dal Cigno GG Edizioni, propone nel nucleo
centrale i lavori esposti da luglio a settembre 2008 a Palazzo Reale di
Milano, cui si aggiungono numerose opere che documentano i vari aspetti
della poliedrica attività dell’artista.
Le opere esposte alla GNAM di Roma, realizzate con varie tecniche,
dall’olio su tela al pastello su carta e alle tecniche miste,
dimostrano la continua originalità dell’arte di Piero Guccione.
Considerato uno dei principali esponenti della figurazione
contemporanea, nel corso degli anni ha continuato lucidamente la
propria ricerca che ha come punto di partenza e d’arrivo la natura,
sempre più minacciata dalla volgarità e dal consumismo della civiltà
industriale
In mostra a Roma vi sono opere che illustrano i vari momenti della
singolare esperienza artistica di Piero Guccione. Dalle prime tele che
ritraggono oggetti e contesti della vita quotidiana, come lo "Studio
per televisore", "Giardino sul muro giallo", "Balcone", tutti del
1965, a "Luna d’agosto" (2005), "Linea azzurra "(2006), "Luce
meridiana" (2007) e "Cielo e mare" (2008). Vi sono i pastelli su carta
del "Dopo il vento d’Occidente" e quelli "Per Tristano e Isotta". Non
mancano i "D’après" che Maurizio Calvesi definisce “gli esempi forse
più emozionanti della capacità di un artista contemporaneo di far
proprie immagini di sommi maestri di ogni tempo, senza violentarle, né
snaturarle; ma senza perdere alcun tratto della propria identità
espressiva…”.
La mostra si snoda attraverso il racconto degli scrittori, editori,
poeti, collezionisti, artisti che hanno scritto di lui, da Leonardo
Sciascia a Dino Buzzati, da Renato Guttuso a Gesualdo Bufalino. Delle
immagini immergono il visitatore nell’universo di Guccione, dove
appunto si può confrontare il suo mondo con le sue opere.
La mostra, che ha come commissario interno della Galleria nazionale
d’arte moderna la Dott.ssa Carla Michelli, è divisa in varie sezioni;
straordinaria è quella sul lavoro grafico, essendo Guccione l’autore
delle illustrazioni per il primo - e unico - volume di Galileo Galilei
stampato con la prefazione di un pontefice: Giovanni Paolo II.
Il catalogo della mostra, edito dalla casa editrice Il Cigno GG
Edizioni, contiene i testi critici di Vittorio Sgarbi e Maurizio
Calvesi, insieme a testimonianze sull’opera di Guccione di numerosi
protagonisti del mondo artistico e culturale contemporaneo.
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Dott.ssa Carla Michelli
Con Elena Bormida e Martina Pellegrini
Tel: 06/32298328
e-mail: cmichelli@arti.beniculturali.it
Conferenza stampa 4 dicembre 2008 ore 12
Inaugurazione 4 dicembre 2008 ore 18.30
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 Roma