Galleria Nuova Arcadia
Padova
via S. Martino e Solferino, 10/12
049 666161

Michelangelo Grigoletti
dal 4/12/2008 al 21/2/2009
10-12,30 e 16-19,30, (mostra chiusa le domeniche ed i festivi e dal 22 dicembre al 12 gennaio)

Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




4/12/2008

Michelangelo Grigoletti

Galleria Nuova Arcadia, Padova

L'opera su cui si incentra il percorso espositivo e' il famoso olio "Tancredi visita la salma di Clorinda" ultimato nel 1843 dall'artista pordenonese di origine e veneziano di formazione. L'opera e' messa a confronto con una selezionata sequenza di altri dipinti di Grigoletti e con opere di artisti di ambito veneto o friulano che riflettono il medesimo periodo di passaggio tra il Romanticismo e il Neoclassicismo.


comunicato stampa

A cura di Luciano Franchi

Una raffinata esposizione intorno ad un capolavoro ritrovato.
A proporla, dal 5 dicembre 2008 al 22 febbraio 2009, è la Galleria Nuova Arcadia, nel cuore dell'antico Ghetto di Padova.
L'opera su cui si incentra il percorso espositivo è il famoso olio "Tancredi visita la salma di Clorinda", dipinto per lungo tempo attribuito a Francesco Hayez e che Fernando Mazzocca ha correttamente restituito al suo vero autore: Michelangelo Grigoletti, artista pordenonese di origine e veneziano di formazione, celebrato alcuni anni fa da una grande retrospettiva nella città natale.
In quella mostra e nel catalogo generale dell'artista curato dal direttore dei Civici Musei di Pordenone Gilberto Ganzer e da Vania Gransinigh, l'opera non comparve. Il catalogo ne riporta la scheda, anche perché si tratta di uno dei capisaldi dell'artista, ma la dichiara nota "solo attraverso fotografie d'epoca". Per colmare il "buco" venivano proposti un bozzetto ed un disegno preparatorio del capolavoro disperso. In realtà "Tancredi visita la salma di Clorinda" era in una collezione privata dalla quale esce, per la prima volta, per questa preziosa mostra padovana.
L'olio ha un pedigree di tutto rispetto. Venne infatti commissionato da Leone Hierschel al Grigoletti per essere esposto nel 1840 alla mostra organizzata quell'anno dalla Società Triestina di Belle Arti ma fu ultimato solo nel 1843 a causa della malattia agli occhi di cui soffriva l'artista. Vi è raccontato uno degli episodi cruciali della Gerusalemme liberata del Tasso, la vicenda del duello tra Tancredi, eroe cristiano, e Clorinda, la guerriera musulmana di cui egli è segretamente innamorato. Clorinda indossa una armatura diversa dall'usuale e Tancredi, non riconoscendola, la ferisce a morte. Privata dell'elmo che ne celava il volto, Tancredi riconosce l'amata che, in punto di morte, chiede di essere convertita alla fede cristiana. La tela fissa Tancredi sconvolto dal dolore alla vista della salma di Clorinda.
Il capolavoro finalmente esposto è messo a confronto con una selezionatissima sequenza di altri dipinti di Grigoletti e con opere, anch'esse molto selezionate, di artisti di ambito veneto o friulano che con Grigoletti ebbero rapporti o che riflettono il medesimo momento formativo (perché allievi o insegnati dell'Accademia di Venezia) o artistico. Sono opere dei bellunesi Giovanni De Min e Pietro Paoletti, dei friulani Odorico Politi e Antonio Dugoni, dei chioggiotti Felice e Natale Schiavoni, del trevigiano Pompeo Marino Molmenti, del veneziano Giulio Carlini.
"Casto nel disegno, compositor giudizioso, colorito robusto e nobile figlio della scuola veneta" è il giudizio che Francesco Zanotto, suo coetaneo, da sul Grigoletti.
"La personalità di Grigoletti (1801 - 1870) deve essere inquadrata - afferma Gilberto Ganzer - nel conteso culturale e figurativo veneto dell'Ottocento, nell'epoca di passaggio tra il Romanticismo e il Neoclassicismo".
"Dalla natia Roraigrande di Pordenone Grigoletti giunse tra le lagune nel 1820 per frequentarvi le aule accademiche, ma finì col fissarvi la propria residenza, divenendo titolare di un insegnamento presso la stessa istituzione che ne aveva sancito la formazione artistica.
Il pittore deve la sua fama soprattutto ai ritratti "vivi e parlanti" in cui seppe infondere il meglio della sua vena creativa e ai quali deve una fortuna critica che dalla mostra del Ritratto veneziano dell'Ottocento, organizzata a Venezia da Nino Barbantini nel 1923, lo ha accompagnato sino ai giorni nostri. Ma ebbe esiti importantissimi anche come autore di pale d'altare e soprattutto di dipinti a soggetto storico-letterario, tra i quali "Tancredi e Clorinda" è uno dei capolavori assoluti".

Immagine: Michelangelo Grigoletti, Tancredi visita la salma di Clorinda, 1840 - 1843

Ufficio Stampa:
Studio Esseci Via San Mattia, 16 35121 Padova tel. 049.663499 info@studioesseci.net

Inaugurazione venerdì 5 dicembre ore 18

Galleria Nuova Arcadia
via S. Martino e Solferino, 10/12 Padova
Orario: 10 /12,30 e 16/19,30; (mostra chiusa le domeniche ed i festivi e dal 22 dicembre al 12 gennaio)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [2]
Antonio Canova
dal 15/5/2009 al 31/7/2009

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede