Esteban Amills Siso'
Monica Benedettini
Salvatore Capriglione
Dragan Culic
Cristiana De Luca
Ferdinando Di Maso
Antonio Esposito
Saverio Feligini
Flora
Gabriella Frustaci
Andrea Giorgi
Donato Lotito
Mae
Hedy Maimann
Manuel Marano
Monica Morganti
Max Parazzini
Vincenzo Rea
Emanuela Ricci
Serafino Rudari
Anna Santilli
Buci Sopelsa
Vincenza Spiridione
Giulia Tasso
Sabrina Falzone
Il progetto espositivo e' dedicato al tema della diversita' e ha l'obiettivo di incentivare la riflessione sull'altro in un contesto orientato all'esperienza interculturale. Dipinti e fotografie.
a cura di Sabrina Falzone
Il progetto espositivo “Le alterità”, dal carattere apolitico, è dedicato al tema
della diversità e ha l’obiettivo di incentivare la riflessione sull’altro in un
contesto, come quello attuale, orientato all’esperienza interculturale. La rassegna
di arti visive intende, pertanto, lanciare un messaggio ampio che si rivolga
all’accettazione delle differenze e al superamento dei pregiudizi culturali, proprio
in virtù del fatto che le alterità o le differenze tra le persone, in altre parole
le peculiarità di ognuno, siano la ricchezza stessa di qualsiasi contesto sociale.
Gli artisti selezionati provengono da diverse parti del mondo: Dragan Culic da
Sarajevo (Bosnia) espone la serie Marionette, dove luce e segno si fondono in un
gioco di rimandi illusori; Hedy Maimann da Vienna (Austria) contribuisce alla
rassegna con un’opera sul tema della pace e dell’unità nella diversità; da Saubens
(Francia) arriva l’esuberante cromatismo di Flora, che colpisce per le florescenze
surreali; da Barcellona (Spagna) la raffinata tela di Esteban Amills Sisò ci seduce
per l’atmosfera caliginosa da cui affiora un teatro materico.
Un lamento monocromo si solleva dalla tela di Manuel Marano, alludendo al dramma
esistenziale dell’umanità, elaborato con maggiore razionalità da Ferdinando Di Maso
mediante un’inedita prospettiva dall’alto.
A scaturire bizzarre suggestioni emozionali è l’enigma del diverso postulato da
Andrea Giorgi, che prosegue idealmente nell’eloquenza degli scatti di Emanuela Ricci
e Donato Lotito, rifugi di un altrove umano.
E’ il rosso a rammentarci ferite sociali, lacerazioni intime e profanazioni etiche
che accrescono la nostra distanza dall’altro: ce ne parlano animatamente le opere di
Giulia Tasso, Vincenza Spiridione, Anna Santilli e le “inesistenze” di Cristiana De
Luca.
Icone di alterità sono i personaggi di Monica Benedettini, Mae, Buci Sopelsa e
Salvatore Capriglione, travagliati da profonde crisi d’identità.
La diversità è espressa da un punto di vista vagamente concettuale dagli inediti
accostamenti cromatici di Antonio Esposito, Serafino Rudari e gli originali collages
di Saverio Feligini.
Sul tema dell’indigenza, invece, si soffermano autori come Max Parazzini e Vincenzo
Rea, mentre i lavori artistici di Monica Morganti ci svelano i segreti di etnie
orientali e ci inducono a riflettere sulla loro effettiva lontananza.
In questo scenario di differenze, il cuore pulsante di Gabriella Frustaci appare
come un eterno invito ad amare il prossimo e le sue alterità.
Espongono gli artisti:Esteban Amills Sisò, Monica Benedettini, Salvatore Capriglione, Dragan Culic,
Cristiana De Luca, Ferdinando Di Maso, Antonio Esposito, Saverio Feligini, Flora,
Gabriella Frustaci, Andrea Giorgi, Donato Lotito, Mae, Hedy Maimann, Manuel Marano,
Monica Morganti, Max Parazzini, Vincenzo Rea, Emanuela Ricci, Serafino Rudari, Anna
Santilli, Buci Sopelsa, Vincenza Spiridione, Giulia Tasso
Inaugurazione venerdì 5 dicembre alle ore 20.30
Caffè Letterario
via Ostiense 83, 95 - Roma