traVOLTI. La mostra propone una serie di ritratti, dove, attraverso l'elaborazione digitale, i personaggi rivelano il legame con l'ambiente in cui vivono e nel quale identificano la loro essenza.
Dal 6 al 19 dicembre 2008, al Muspac, mostra di fotografia dal titolo “traVOLTI” dell’artista Alessandro Antonucci. L’inaugurazione è prevista il 6 dicembre alle ore 18,00. La mostra, patrocinata dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia dell’Aquila e dal Comune dell’Aquila propone una serie di ritratti, dove, attraverso l’elaborazione digitale i personaggi rivelano il legame con l’ambiente in cui vivono e nel quale identificano la loro essenza, in un processo di stratificazione materica. Scrive il critico Franco Speroni: le fotografie di Alessandro Antonucci fissano volti che sembrano fermi immagine di una storia raccontata per frammenti: attimi bloccati di una trama che scorre come fosse un film i cui protagonisti sono i ritratti. Per questo, al primo impatto, le fotografie evocano fotogrammi cinematografici per la sintesi che propongono tra personaggio e ambiente.
Lo stesso trattamento digitale evoca dissolvenze che riportano nell’immagine statica la sensazione del movimento, il trascorrere del tempo, la compenetrazione tra corpi, luoghi, colori, atmosfere. Di conseguenza le foto diventano composizioni polimateriche pur non rinunciando mai alla fragranza dell’incontro tipica del ritratto, alla sua riconoscibilità che ogni volta ripropone la sorpresa. Scrive Martina Sconci, altra curatrice dei testi: ...Con sapienti primi piani e inquadrature coraggiose Antonucci penetra nell’invisibile cuore caldo di una cultura, traccia di identità e di specifiche storie individuali. Le sue immagini fotografiche sono documenti di modi d’essere di persone che hanno creato la “geografia culturale” di un territorio in cui sembra ancora possibile rimanere collegati alla natura primordiale, alle origini dell’innocenza perduta. L’artista carpisce l’atmosfera di un paese per mettere in risalto tanto l’unicità dei soggetti che lo abitano, quanto la loro contingenza. Sono volti completamente immersi con lo sguardo nelle condizioni intime che caratterizzano la loro esistenza e che solo attraverso la dimensione dell’arte possono acquisire una nuova connotazione culturale, un nuovo modo d’essere nella natura stessa del mondo. Per l’occasione della mostra il Muspac presenterà il numero monografico della storica rivista “Artetra” dedicata all’artista, con testi a cura di Franco Speroni e Martina Sconci.
Inaugurazione ore 18
Museo Sperimentale D'Arte Contemporanea ''Muspac''
Via Paganica, 17 - L'Aquila