Fotografie. "La vraie vie de B e' la vita vista, vissuta e digerita dalla mia personcina, attraverso la plastica di Ken e Barbie, la mitica e inquinante coppia che, sin da bambini, cerca di colpevolizzarci sulle nostre differenze, sulla nostra diversita', sui nostri corpi ed i nostri atteggiamenti" (B. Haegy).
Questo è il titolo di un progetto sul quale lavoro da ormai due anni, tra due mostre e due lavori. Lo concludero’ quest’anno. Aspetto questo termine con impazienza, ma lo temo anche un po’... “La vrai vie de B “ … è la vita vista, vissuta e digerita dalla mia personcina, attraverso la plastica di Ken e Barbie, la mitica e “inquinante” coppia che, sin da bambini, cerca di colpevolizzarci sulle nostre differenze, sulla nostra diversità, sui nostri corpi ed i nostri atteggiamenti che, anche se a volte bestiali, sono in fondo molto umani.
Infatti, io come voi, non viviamo nel “ wonderland “, non abbiamo appuntamenti con Mickey Mouse, non abbiamo ne macchina ne casa rosa di plastica, senza poi parlare dell’aereo... Io, come voi, abbiamo degli amici strani, delle storie sentimentali particolari, delle piccole preoccupazioni economiche e di salute, una famiglia che non sorride ogni giorno, dei capelli grassi che bisogna lavare ogni tanto, dei piatti sporchi, la spesa pesante da portare a casa, le bollette che si accumulano nella posta… Insomma, se voi, come me, avete questo tipo di vita, se voi, come me, la amate lo stesso, semplicemente perchè questa vita della quale nessuno parla è la vostra... allora fermatevi qui un attimo: penso che ciò che vedrete vi piacerà...
Bérangère Haëgy
Si ringrazia il Centre Culturel Français de Milan per il sostegno dato alla mostra
Bérangère Haëgy
Ha 41 anni e vive a Grenoble, in Francia. Da qualche anno lavora sulla "fusione numerica" (le sue immagini sono numeriche - foto e montaggi – ed è un lavoro di fusione di parti del corpo umano e di materiali).
Questo procedimento si articola intorno all'immagine della femminilità contemporanea e del suo universo "dolce-amaro”. L’intento è di denunciare l' idea della donna a volte oggetto ed a volte icona, di smontarne la bellezza esterna e silenziosa, di fendere i modelli socialmente approvati e confrontarsi con gli archetipi senza sotterfugi, manifestando la femminilità in tutte la sue condizioni. La pratica della fusione permette di animare con dettagli in "carne ed ossa" le bambole o, al contrario, di disumanizzare parzialmente l' uomo e la donna.
Polifemo
associazione culturale indipendente gestita da un collettivo di fotografi (Leonardo Brogioni, Italo Perna, Germano Scaperrotta, Luca Tamburlini, Marco Pea), Polifemo è una delle 16 realtà culturali ad aver vinto il concorso indetto dal Comune di Milano per l'assegnazione degli spazi della Fabbrica del Vapore, dove dal 2003 organizza iniziative e mostre fotografiche, seguendo e promuovendo il lavoro di giovani autori. Contemporaneamente opera nell'ambito della ricerca fotografica realizzando propri progetti artistici.
Inaugurazione: Martedì 9 Dicembre 2008, dalle 18.30
pol!femo
via Procaccini, 4 - Milano
Orari: dal lunedì al sabato, dalle 13 alle 19 | domenica e festivi chiuso
Ingresso libero