Magazzini Criminali
Sassuolo (MO)
piazzale Gazzadi, 4
0536 1844716, 392 4811485

Marco Lugli
dal 5/12/2008 al 10/1/2009
sabato e domenica 16-19

Segnalato da

Luiza Samanda Turrini



approfondimenti

Marco Lugli



 
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5/12/2008

Marco Lugli

Magazzini Criminali, Sassuolo (MO)

Non e' bello cio' che e' bello. Il corpo e' il fuoco centrale della poetica di Lugli. Un corpo in ostensione, come ricettacolo del bello, del ridicolo, della decadenza, dell'imperfezione, di tutte le condizioni liminari della natura umana.


comunicato stampa

a cura di Luiza Samanda Turrini

Dal 6 dicembre 2008 all’11 gennaio 2009 l’associazione culturale Magazzini Criminali, con sede a Sassuolo, presenta la personale dell’artista Marco Lugli

Corpi chiaroscurati, corpi mutanti, corpi come paesaggi, in cui muscoli e membra in tensione creano avvallamenti, pianure, archi tornanti, promontori. Corpi che si amalgamano con il muro che sta sotto, che lasciano intravedere mattoni, stropicciamenti, venature marmoree, che virano dal verde rame, al bronzo, al blu da fossa oceanica. Il corpo è il fuoco centrale della poetica di Marco Lugli. Un corpo in ostensione, come ricettacolo del bello, del ridicolo, della decadenza, dell’imperfezione, di tutte le condizioni liminari della natura umana, di tutti quegli attributi che rendono instabili confini e definizioni, che rendono possibile il mutamento. È molto difficile piegare il corpo alle proprie esigenze, farlo cambiare secondo i nostri desideri. Il corpo è mutevole, ma volubile. Il corpo, mollato con il pilota automatico, cambia in peggio, si rovina, si sfalda, va dritto dritto verso la morte. Spesso la sua stessa bellezza può costituire una zavorra. Lugli mostra nudi maschili proni, perfetti, scultorei, commentati da titoli velenosi. Ne L’imperfetta trasformazione del rospo in principe azzurro un uomo senza volto esibisce il contrasto fra i muscoli statuari del dorso, e la postura buffa degli arti inferiori, raccolti come quelli di chi nuota a rana. Il dinamismo della parte alta sembra suggerire uno sforzo ad uscire da una condizione, da un contesto, da una circostanza, mentre la parte bassa, statica ed assurdamente posizionata, costituisce il fardello, l’ostacolo che impedisce il movimento.

Il corpo di Lugli è spesso un corpo diviso a metà, come nei due dittici di Comunque ti guardi non mi sembri in pace, dove figure femminili cadenti, ingobbite, deformate da un effetto ottico e configurate in una posizione segnaletica sciatta ed impietosa, espongono il loro corpo dimezzato da una grossa riga nera. In una sorta di rovesciamento simbolico la donna è immobile, mentre l’uomo si proietta dinamicamente verso altri stati. In È duro essere teneri ma lo è anche rimanere duri la tensione estrema del corpo lo trasfigura in un ibrido fra il vivente e l’inanimato, non più corpo ma testa cornuta, scultura astratta, scorpione di ere preistoriche, conglomerato di rocce. Il capo chinato dell’artista arenato presenta un nudo maschile rannicchiato come un feto, campionato in strisce di diversi supporti che sembrano scomporre la sua interfaccia col mondo. In Elena cerca lontano ciò che avrebbe dentro di sé la figura femminile è deformata dalla prospettiva, la testa è un moncherino piccolo e lontano, e la visione del sesso, in primissimo piano, è occlusa dalle mani, intrecciate come un simbolo di divieto. Dimenticati ciò che ero ed abituati a ciò che diventerò è un ritratto femminile quasi rinascimentale, segnato da linee serpentiformi, titolato da un monito di peggioramento, di degradazione, di rivelazione della fine dell’amore. Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che tace, sentenzia Marco Lugli. Ciò che tace è il corpo, caricato di aspettative performanti, idealizzato come nel riflesso di Narciso, visto nell’evidenza realista, ma sempre e comunque silente rispetto alla sua natura più autentica.
Luiza Samanda Turrini

Curriculum e motivazione mostra

Nato nel 1966 a Carpi (MO).
Il percorso professionale è piuttosto variegato.
Informatico di studi, ha fatto l'imprenditore in questo campo per 11 anni,
Nel 2001 ha abbandonato la software house fondata a Modena.
Apre un ristorante enoteca a Carpi nel quale proponeva cucina creativa
Abbinandola a Mostre d'Arte e concerti di musica Jazz.
Alla fine del 2005 pubblica il suo primo romanzo dal titolo "L'uomo Tatuato – odissea erotica di un mutante" che ha rappresentato, seppur da una porta alternativa, il suo ingresso nel mondo dell'arte.

Nel 2007 ceduto l'attività di ristorazione si dedica all’arte a tempo pieno utilizzando il mezzo nel quale sento più rappresentato, la fotografia. Ha sviluppato negli anni una certa avversione per l'arte fotografica che consente la riproduzione delle opere e si dedica alla produzione di pezzi unici contaminando la fotografia con la manualità del fabbro e le vernici del pittore. Ha lavorato principalmente sulla pelle dei corpi ripresi dai suoi scatti fotografici. Questo perchè la pelle, stampata sulle lamiere precedentemente lavorate e poi finite con interventi pittorici e materici, acquisisce sensazioni tattili e visive che inducono a pensare a cambiamenti in atto o forse l'ineluttabile percorso di mutazione del corpo verso una fine certa ma non per questo meno misteriosa e affascinante. La vita e la morte sono presenti assieme nei suoi soggetti. Sono essi giovani e vivi e al tempo stesso col pensiero rivolto all'infinito e all'ultraterreno. La mostra "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che tace" cerca proprio di dare evidenza al fatto che il bello può diventare assai più ricco di significati e più facilmente ammaliare se "sporcato" e "imbruttito" dai segni del tempo e delle esperienze e se vissuto nell'assoluto silenzio di una concentrazione estrema o di una vita sospesa tra la vita e la morte.

Mostre

- Gennaio 2008 - Collettiva presso Galleria Canalgrande 18 di Modena
- Personale dal 31 Marzo 2008 presso BYZANCE di Desenzano del Garda
- Carne(ade), chi era Costei? - Personale nell'ambito di Fotografia
Europea 2008 - Hotel Mercure Astoria - Reggio Emilia - dal 30 Aprile

2008

- "ART´CO/08" - Arte Fiera di Como dal 16 al 19 maggio
- Romeo Cafè - Carpi - Personale
- Arte Fiera di Padova - dal 7 all'11 Novembre 2008

Tecnica

Realizza stampe fotografiche su lamiere di ferro e supporti metallici vari (in questa mostra degli isolanti bituminosi di alluminio) che tratto anteriormente (con acidi, ruggine, materiali vari) e posteriormente (con ritocchi pittorici e materici) alla stampa. L'opera finita è dunque il risultato delle trasparenze degli agenti chimici e materici sulla lamiera rispetto alla fotografia stampata. Lavora su formati medi (80 x 80, 100x70, 100x150).

Inaugurazione 6 dicembre 2008

Magazzini Criminali
Piazzale Gazzadi, 4 - Sassuolo (MO)
Orario: sabato e domenica 16-19 e per appuntamento
Ingresso libero

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