Sala Arturo Fittke
Trieste
piazza Piccola, 3 (ex Albo pretorio)

L'arte al femminile
dal 4/12/2008 al 16/12/2008
feriale e festivo 10.00 / 13.00 - 17.00 / 19.30

Segnalato da

Marianna Accerboni




 
calendario eventi  :: 




4/12/2008

L'arte al femminile

Sala Arturo Fittke, Trieste

IV Mostra collettiva delle socie F.I.D.A.P.A. La rassegna propone i lavori di 13 artiste, che si esprimono mediante tecniche e orientamenti stilistici diversi, componendo un interessante e variegato microcosmo creativo.


comunicato stampa

a cura di Marianna Accerboni

S’inaugura venerdì 5 dicembre 2008 alle ore 18 a Trieste, nella Sala “Arturo Fittke” di Piazza Piccola, 3, la 48^ Mostra Collettiva delle Socie F.I.D.A.P.A. organizzata dalla Sezione Storica di Trieste della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. Intitolata Arte al femminile e curata dall’architetto Marianna Accerboni, la rassegna vede protagoniste le socie artiste del sodalizio presieduto da Fabia Zacchi Vecchiet.
“Va sottolineato che Trieste – scrive Marianna Accerboni - luogo colto e per molti aspetti all’avanguardia, è stata una delle prime città italiane in cui venne costituita una sezione F.I.D.A.P.A.; non solo, ma nel suo nucleo fondatore, già negli anni Trenta, comparivano molte artiste”.

Un fil rouge lega infatti il mondo dell’arte triestina alla F.I.D.A.P.A., associazione femminile sorta negli Stati Uniti alla fine degli anni Venti per fronteggiare la crisi economica dell’epoca. Oggi la Sezione Italiana, con più di undicimila iscritte, è la più numerosa al mondo e quella triestina fu fondata 49 anni fa proprio da una pittrice, Giusy Bradaschia.
La rassegna propone i lavori di 13 artiste, che si esprimono mediante tecniche e orientamenti stilistici diversi, componendo un interessante e variegato microcosmo creativo.

Nora Carella presenta un’affascinante e sognante veduta lagunare accanto a uno dei vetri evanescenti che l’hanno resa famosa, Egle Ciacchi, testimonia in un modo originale, supportato da un abile e istintivo gesto cromatico il proprio pensiero pittorico teso all’astrazione e volto a decrittare con sensibile chiarezza il significato segreto e magico delle cose. L’acquerello è una tra le tecniche predilette da Marta Potenzieri Reale, che si manifesta con vivace lirismo. La pittrice ha affinato il suo linguaggio in Inghilterra e recentemente ha esposto con grande successo di pubblico e di critica al Gran Palais di Parigi e a Venezia. Gabriella Giurovich reinterpreta in modo del tutto personale e avvincente il sottobosco, sintetizzandone il fascino attraverso un significativo processo di sintesi che guarda all’astrazione e si avvale di un linguaggio intensamente espressionista, che l’artista declina con grande sensibilità e vigore, memore del messaggio intenso di Munch ma anche della magia chagalliana . La giovane pittrice muggesana Rossana Longo, molto ferrata nelle più svariate tecniche pittoriche antiche e contemporanee, propone una raffinata e convincente rappresentazione della figura umana e una nuova interpretazione del paesaggio, intenso e intriso di luce.

La livornese Rossana Berti Garzelli, formatasi sul piano artistico anche grazie a importanti e significative esperienze all’estero, presenta un’interessante interpretazione del reale, trasfigurato attraverso una sorta di misterioso linguaggio intriso di magia contemporanea e simbolizzato in questa mostra da porte metaforiche intrise di luceValdea Maniago Ravalico reinterpreta con accurata grazia e ispirazione il tema sacro, attraverso la testimonianza dell’icona messa a confronto con la rappresentazione della figura della Madonna nella tradizione cattolica occidentale. Alessandra Pecman Bertok, pittrice e poetessa, disegna da sempre e compone attraverso la metrica intense stesure intrise di fascino e di un originale simbolismo, con cui spesso illustra i propri versi. Laura Rabbaioli interpreta con significativa perizia tecnica e originalità il paesaggio e la natura morta. Gli stessi temi vengono affrontati con abilità e gusto postimpressionista anche dalla pittrice trevigiana Jo’ Ferrante, che in tali opere fa uso della tecnica mista. Al ritratto si dedica con garbata inclinazione narrativa e intuizione Ondina Bonetti, mentre Anna D’Amore racconta con vivace cromatismo la bellezza intensa della Puglia, sua terra d’origine. Al paesaggio si dedica infine anche Edda Romanzin Starz, interpretando con sensibile intensità la luce della laguna di Grado.

Inaugurazione ore 18

Sala Arturo Fittke
piazza Piccola, 3 - Trieste
Feriale e festivo 10.00 / 13.00 – 17.00 / 19.30
Ingresso libero

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