In Transit. Il video, che da' anche il titolo alla mostra, e' stato girato in Afghanistan, e presenta la fantasia poetica di un gruppo di bambini che vorrebbero far volare un vecchio aereo russo crivellato di colpi d'arma da fuoco.
In Transit, questo video, che dà anche il titolo alla mostra, è stato girato, come tutti fino ad ora, in Afghanistan, presenta la fantasia poetica di un gruppo di bambini che vorrebbero far volare un vecchio aereo russo crivellato di colpi d’arma da fuoco. “Il lavoro” spiega l’artista “funziona sia come performance che come film. Ho lavorato con circa settanta bambini dai 5 ai 9 anni. Riempiono di cotone ogni singolo buco nella fusoliera dell’aereo, poi con delle funi tentano alzarlo in cielo come un aquilone”.
Our Delirium, realizzato nel 2008, è un video nato dal ritrovamento casuale di una vecchia mitragliatrice distrutta durante un bombardamento. Un ragazzo afgano rimonta pezzo per pezzo l’arma, evocando gli orrori psicologici causati dalla guerra.
Il delirio è riferito a una sorta di schizofrenia per cui la guerra si mescola assurdamente al gioco, quasi uno scollamento dalla tragicità del vissuto quotidiano.
Speacking and Hearing appartiene invece a una serie di lavori realizzati tra il 1999 e il 2001, il cui tema principale è la memoria. Nel video Lida Abdul inscena una performance in cui estrae dalla bocca due fotografie. La prima ritrae suo zio ucciso negli anni dell’occupazione sovietica, la seconda un edificio andato distrutto durante la stessa guerra. “Voglio fare emergere la tragica bellezza del modo in cui i bambini affrontano scenari violenti e mostrare come possano essere flessibili in simili condizioni creando con la loro innocenza un antidoto alla. Senza i bambini che giocano e corrono per le strade di Kabul, l’Afghanistan di oggi sarebbe un luogo ancora più violento di quello che è”.
Lida Abdul nata a Kabul nel 1973. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali presso la Biennale di Venezia e la Kunsthalle di Vienna (2005); il CAC Bretigny Museum Voor Moderne Kunst du Arnehm (2006), il Museum Chagall e Picasso di Nizza, l’ICA di Toronto, il Location One di New York, il Museo Archeologico di Napoli e il National Museum of Kabul (2007); l’Indianapolis Museum of Art, l’OK Centrum di Linz, il Center A di Vancouver e lo Smithsonian Musum di Washington DC (2008).
Ha partecipato a collettive presso: lo S.M.A.K. di Gent, lo ZKM di Karlsruhe, il Frac Aquitaine, l’Oì Futuro di Rio de Janeiro, lo Zendai Museum di Shanghai e la Tate di Londra. È stata inoltre selezionata per le Biennali di Gwangjiu, San Paolo, Goteborg, Mosca, Riwaq e Sharjah. Ha vinto il Taiwan Award (2005), il Premio Pino Pascali e il Prince Claus Award (2006) e l’ UNESCO Prize for the Promotion of the Arts (2007). Il suo lavoro è in numerose collezioni private e pubbliche tra le quali quella del Frac Lorraine, la GAM di Torino e del MOMA di New York.
Galleria Persano
Via Principessa Clotilde 45 - Torino
Orari: mar/sab h. 10.00/13.00 - 15.30/19.00
Ingresso libero