permanentpresent. In esposizione alcune tra gli ultimi grandi dipinti dell'artista. Inoltre, per l'occasione, e' presentata ufficialmente al pubblico la prima grande monografia sull'opera dell'autore.
Santolo De Luca, nato a Napoli nel 1960, è dagli anni ’90 uno dei protagonisti della pittura italiana. Quella pittura che nel suo caso si afferma come espressione critica della cultura dei media, attraverso un inconfondibile linguaggio estetico che gli consente di occupare una collocazione storica ben definita all’interno del vasto panorama artistico espresso dall’Italia negli ultimi vent’anni. Dopo aver esposto in diverse gallerie italiane ed estere – tra le altre, alla Annina Nosei Gallery di New York – torna, a dieci anni di distanza dalla sua ultima personale, a esporre a Milano.
“permanentpresent” è il titolo della mostra che si terrà presso la Galleria Seno in via Ciovasso 11, dall’11 dicembre 2008. Saranno esposte alcune tra le sue ultime grandi opere e, per l’occasione, sarà presentata ufficialmente al pubblico la prima grande monografia sull’opera dell’autore, prodotta da Gabriele Seno, dalla quale prende il titolo la stessa mostra. Vent’anni di lavoro raccolti in un prezioso volume edito da l’arca e l’arco edizioni, composto da 256 pagine, f.to 28x24 cm, stampato a 5 colori con copertina cartonata, corredato da testi in italiano e inglese di Renato Barilli, Angela Tecce e un’intervista all’autore curata da Antonio Picariello.
... Lo spettacolo non è mai gratuito e fine a se stesso, non si riduce mai a puro compiacimento per gli occhi, stimolati ad apprezzare quelle immagini tanto veritiere. La stupidità di un gesto che sembrava essere stato ormai sconsacrato, messo all’indice da tutte le buone regole della contemporaneità, trova riscatto in una sottile rete di belle pensate, di agudezas, di piccoli slittamenti di lettere che aprono l’adito a orizzonti improvvisi e impensati.
[Renato Barilli da permanentpresent]
... È chiaro, per ora, che i quadri di De Luca sono per me innanzitutto dei dispositivi illusionistici dietro la cui apparente elementarità si nasconde un sofisticato gioco strutturale: sono, cioè, delle macchine che simulano uno spazio senza fine, e che al tempo stesso non ha “fini”. [Angela Tecce da permanentpresent]
inaugurazione giovedi 11 dicembre alle 18.30
Galleria Seno
via Ciovasso 11 - Milano