Il solstizio d'inverno ricorre il 21 Dicembre: in quei momenti il sole tocca a mezzogiorno il punto piu' basso dell'orizzonte, cioe' il punto piu' meridionale dello zodiaco. La mostra e' un percorso tra le buie sperimentazioni di Roberto Bellini, Jen DeNike, Rashid Johnson e Federico Maddalozzo.
Il mese di Dicembre da sempre porta con sè profondi significati e molte speranze.
Il solstizio d’inverno ricorre il 21 Dicembre, in quei momenti il sole tocca a mezzogiorno il punto più basso dell’orizzonte, cioè il punto più meridionale dello zodiaco. Nell’antichità si riteneva che in questa occasione si assistesse alla morte e all’immediata rinascita del sole. Il solstizio è un momento di passaggio molto delicato: l’anno vecchio lascia il posto a quello nuovo. Per queste occasioni l’uomo ha sempre ritenuto necessari riti e cerimonie di purificazione. Il buio e la ricerca della luce contraddistinguono cosi, questo interminabile mese.
“Darkness“: un viaggio alla ricerca della luce, è il titolo della mostra collettiva alla galleria annarumma404, tra le buie sperimentazioni di Roberto Bellini, Jen DeNike, Rashid Johnson e Federico Maddalozzo.
Jen DeNike (USA 1971) per il video “Gold Star”, trae ispirazione da un antico rituale pagano scandinavo che viene ripetuto ogni anno il tredici Dicembre, per portare la luce nell’interminabile buio scandinavo. Durante le prime settimane di questo mese infatti, i ragazzi viaggiano porta a porta, indossando vesti bianche e lunghi cappelli a punta ornati da tre stelle dorate, cantando un'antica canzone.
La DeNike inoltre presenta anche una installazione composta da diciotto fotografie dal titolo: “What do you believe in” nelle quali l’artista immersa nel buio siderale del cosmo, formula un segnale d’aiuto utilizzando l’alfabeto della marina che si serve di bandierine per scandire ogni lettera.
Rashid Johnson (USA 1977) invece con il suo “Cosmic slop”, versa una colata di cera nera per creare una geografia buia e misteriosa. L’artista esplora così i sistemi semiotici e l’iconografia di una mitica società segreta indagando i confini di un paesaggio metafisico lontano dal tempo e dalla storia.
Federico Maddalozzo, (Italia 1978) nel suo lavoro indaga sul colore, analizzandone le caratteristiche e verificandone gli effetti sulla nostra percezione. Con la sua pratica asciutta e minimale, crea forme basilari, come nel caso del lavoro presente in mostra, una cassa da imballaggio dalla quale trapela un filo di luce colorata percepibile solo al buio.
Roberto Bellini, (Brasile 1979) artista brasiliano, con il suo video “Invisible Garden”, ci restituisce uno scenario di una città invisibile. L’artista penetra nell’oscurità di una periferia americana: in questa organizzazione spaziale che si oppone all'utilizzo pubblico è immaginato un nuovo mondo con suoni ed atmosfere del tutto proprie.
Immagine: Jen DeNike
Inaugurazione 17 dicembre 2008
annarumma404
via Santa Brigida, 76 - Napoli
orario: da Martedì al venerdì dalle ore 16 alle 19,30 e su appuntamento
ingresso libero