Salone della Cassa di Risparmio di Venezia
Venezia
Campo San Luca
WEB
Venezia 1915-1918
dal 15/12/2008 al 19/4/2009
lun - ven 8.30-13.30 e 14.45-16.15 (nei giorni 24 e 31 dicembre 8.30-11.55); chiuso sabato e festivi
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Segnalato da

Fondazione Musei Civici di Venezia




 
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15/12/2008

Venezia 1915-1918

Salone della Cassa di Risparmio di Venezia, Venezia

A novant'anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, la mostra illustra, attraverso dipinti, immagini e documenti originali, la singolare situazione di Venezia all'epoca del conflitto. Lungo tutto il percorso opere e testimonianze di Guido Marussig, Guido Cadorin, Emanuele Brugnoli, Anselmo Bucci, Emma Ciardi: 'cronisti" d'eccellenza cui si deve la stratificazione di una solida memoria collettiva della drammaticita' dei tempi.


comunicato stampa

a cura di Camillo Tonini e Claudio Franzini

A novant'anni dalla fine della prima guerra mondiale, la mostra illustra, attraverso dipinti, immagini e documenti originali, la singolare situazione di Venezia all'epoca del conflitto. Curata da Camillo Tonini e Claudio Franzini, è aperta al pubblico dal 16 dicembre 2008 al 20 aprile 2009 nella sede veneziana della Cassa di Risparmio di Venezia, in Campo San Luca, in orario di sportello.

Si realizza grazie alla collaborazione tra Cassa di Risparmio di Venezia e Fondazione Musei Civici di Venezia che ha messo a disposizione tutte le opere esposte, provenienti dai cospicui fondi storici e fotografici e dalle collezioni dei Musei e si completa con un'articolata offerta di attività didattiche curate da Artemisia.

La mostra si articola in quattro sezioni

La prima è dedicata a Venezia città in armi . Descrive da un lato la peculiarità delle strategie difensive, soprattutto antiaeree, poste in essere, all'indomani della dichiarazione di guerra: la trasformazione delle altane della città in posti di avvistamento, la vita nelle soffitte delle vedette che monta­vano la guardia a turno, al grido «Per l'aria - buona guardia »; le artiglierie antiaeree delle navi e del litorale; i riflettori che con i loro fasci luminosi cercavano di scoprire e seguire la rotta degli aerei nemici; i palloni frenati che al primo segnale d'allarme venivano innal­zati per occludere lo spazio sopra Venezia; dall'altro illustra gli stenti e le difficoltà della vita quotidiana in tempo di guerra: l'oscuramento, i rifugi, il razionamento del pane, gli ospedali, perfino l'"assalto" ai depositi bancari - e in particolare alla Cassa di Risparmio- per ritirare i conti nel fuggi fuggi dopo Caporetto.

La seconda sezione, Venezia città da salvare, documenta l'articolata e complessa attività di protezione preventiva dei monumenti, ecco allora le travi di legno a chiudere completamente la facciata della basilica, i sacchi di sabbia e le protezioni murarie e lignee intorno a palazzo ducale, lo smontaggio della statua equestre di Colleoni e della quadriga marciana.

La terza sezione si intitola, significativamente, Venezia la città ferita.

Risulta infatti sorprendente ai nostri occhi la frequenza e la tempestività dei bombardamenti su una città che, pur riconosciuta patrimonio culturale universale, era anche un nodo logistico e strategico di fondamentale importanza: il primo bombardamento coincide col primo giorno di guerra, il 24 maggio 1915. Ne seguiranno altri quarantuno per un totale di 1029 bombe (300 durante il solo bombardamento della notte tra 26 e 27 febbraio 1918), 52 morti, 84 feriti : particolarmente efficaci la mappa che illustra la pervasività dei bombardamenti e la straordinaria documentazione fotografica di uno dei capolavori irrimediabilmente perduti: il soffitto della chiesa degli Scalzi (colpita nel tentativo di centrare la vicina stazione ferroviaria), opera di Giambattista Tiepolo. Il bombardamento è anche impresso nel drammatico, inedito disegno di Maurice Bompard.

La quarta sezione, Venezia e la vittoria affida la descrizione della conclusione delle ostilità e le celebrazioni per buon esito finale, oltre che a varie medaglie e a tre intensi dipinti di Emma Ciardi.

E di particolare rilievo, lungo tutto il percorso della mostra, sono proprio le testimonianze d'arte, alcune delle quali mai esposte prima d'ora: dipinti e opere grafiche di artisti - da Guido Marussig a Guido Cadorin, da Emanuele Brugnoli ad Anselmo Bucci a Emma Ciardi - "cronisti" d'eccellenza dei giorni di guerra in città, cui si deve , forse più che ad altre fonti documentarie, la stratificazione di una solida memoria collettiva della drammaticità dei tempi.

Immagine: Emma Ciardi, Piazza San Marco, la messa dopo la vittoria. Olio su cartone, cm. 30x39 Inv. Cl. I n. 2140 Venezia, Museo Correr

Comunicazione e ufficio stampa Monica da Cortà Fumei con Riccardo Bon, Piero Calore, Silvia Negretti, Alessandro Paolinelli, Sofia Rinaldi tel.++39 0412747607/14 mkt.musei@comune.venezia.it; pressmusei@comune.venezia.it

In occasione della mostra, la Cassa di Risparmio offre alle scuole e alla cittadinanza un percorso didattico per conoscere i drammatici avvenimenti vissuti in città e comprenderne le conseguenze soprattutto dal punto di vista artistico e architettonico. La durata del percorso è di due ore circa nelle quali si alterneranno momenti informativi e momenti di osservazione attiva, anche con l’ausilio di un apposito supporto multimediale.
Il percorso guidato è gratuito fino a esaurimento posti disponibili ed è attivo dal 12 gennaio al 20 aprile (per la cittadinanza è previsto di giovedì, alle ore 11, nei giorni: 15, 29 gennaio; 12, 26 febbraio; 5, 19 marzo; 2, 16 aprile) Info e prenotazioni: Artemisia tel. 338 3237801- 328 0030005 didattica.artemisia@gmail.com

Cassa di Risparmio di Venezia, Sede di Venezia
Campo San Luca (piano terra)
Orario di sportello: dal lunedì al venerdì: 8.30/13.30 e 14.45/16.15 (nei giorni 24.XII e 31.XII: 8.30/11.55); chiuso sabato e festivi
ingresso libero

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