In occasione della personale, l'artista propone il lavoro realizzato a Serra San Quirico per la collettiva Metamorphosis. Orgiana colloca nello spazio degli Eastend Studios due anfore intitolate La capra e la coppia e l'insieme dei 17 Ritratti-anfora, trattandoli come reperti archeologici.
In occasione di questa mostra personale, Katia Orgiana propone il lavoro eseguito in aprile-maggio 2008 e realizzato a Serra San Quirico (Ancona) per la collettiva “Metamorphosis” curata da Mimmo di Marzio. L’artista colloca nello spazio degli Eastend Studios due anfore intitolate “La capra e la coppia” e l’insieme dei diciassette “Ritratti-anfora”, offrendoli al pubblico e trattandoli come reperti archeologici disposti in ambiente celebrativo e museale. Anfore antropomorfe di grandi dimensioni, che l’artista ha ottenuto producendo l’impronta di corpi e volti. Corpi, protagonisti di una storia e di esperienze vissute.
“La capra e la coppia” è la trasposizione poetica e giocosa della leggenda della Grotta della Capra, sito rupestre situato presso il paese di San Vittore (Ancona). La leggenda racconta di due giovani innamorati che fuggendo nel bosco per amarsi e rifugiandosi all’interno della grotta, vengono colti da sortilegio. L’insieme dei 17 ritratti-anfora è il documento scultoreo di un’esperienza di relazione fra l’artista e la piccola comunità dei cavatori della Cava Gola della Rossa di Serra San Quirico.
L’opera, che ha per titolo il nome e la mansione lavorativa di ognuno dei partecipanti, è costituita da 17 anfore che ricalcano i visi dei protagonisti; protagonisti anche nella scelta del colore della propria anfora. Attraverso l’utilizzo di quello che l’artista chiama “ritratto al negativo”, Katia Orgiana ci invita a porre attenzione su ciò che rimane e non su ciò che palesemente appare, così come vale per tutto ciò che si apprende. Un’installazione dall’effetto evocativo, che gioca nell’intento di porre attenzione sul valore della memoria e dell’esperienza che l’arte e il vissuto permettono di compiere.
In questa direzione è anche il lavoro inedito, dal titolo “Facebook’s friends” un’installazione che raccoglie i colori preferiti dall’insieme degli amici che compaiono nel profilo personale dell’artista. Facebook è un social forum che viene letteralmente definito “strumento sociale che collega tra loro gli amici e le persone che lavorano, studiano o vivono insieme”. Con disegni alle pareti Katia Orgiana ripropone questa rete di rapporti.
Gli spazi degli Eastendstudios rappresentano per Milano uno degli esempi di recupero di archeologia industriale più riuscito , le antiche fabbriche del volo dove si costruivano gli aerei sono state trasformate in spazi multimediali e si propongono al pubblico come location in varie vesti , in questa occasione diventano contenitore per l’arte contemporanea .
Si ringraziano sentitamente gli Eastend Studios per aver messo a disposizione lo spazio, essenziale e prezioso per la riuscita del progetto.
Inaugurazione Giovedì 18 Dicembre 2008 ore 18
Studio 90
Via Mecenate ,90 Milano
ingresso libero