Piogge. In questa mostra l'artista va oltre la consueta attivita' di illustratrice proponendo una serie di carte in cui, svincolata da un testo di riferimento, continua a raccontare storie, o frammenti o incipit possibili.
Balene sotto la pioggia, paesaggi onirici, metamorfosi di donne che diventano fiori. Gli ultimi lavori di Simona Mulazzani, su carta intelata, alla Galleria L’Affiche.
Il sospetto che il lavoro di Simona Mulazzani vada ben oltre l’illustrazione trova la sua conferma in questa mostra, una serie di carte che l’artista propone dopo un’assenza di diversi anni. Qui, svincolata da un testo di riferimento, Mulazzani continua a raccontarci storie, o frammenti o incipit possibili. La balena che per ripararsi dalla pioggia si rifugia sott’acqua, o la casetta in cima alla collina sotto il temporale, appartengono a storie probabili, nelle quali Mulazzani ci sospinge.
Oltre la fascinazione dell’immagine, ci sorprende il tratto originale, l’eleganza del segno, l’uso sapiente del colore. La mostra, grazie alla sua leggerezza e fantasia, ci ripaga ampiamente dell’attesa, e dimostra la maturità artistica che Mulazzani ha raggiunto nell’uso perfettamente calibrato dei suoi strumenti.
Presentazione in catalogo di Ferruccio Giromini
Intervento critico di Guido Scarabottolo
“C’è la pittura e c’è il disegno.
La pittura si rivolge a un pubblico, il disegno è una questione privata.
La pittura racconta, il disegno ascolta.
Come tutti quelli che raccontano, la pittura è portata a esagerare, filtrare, coprire…
Come quelli che ascoltano il disegno è interessato a misurare, comprendere, scoprire.
La pittura si fa sostenere da materiali preziosi: lapislazzuli, malachiti, cinabri, ori, tessuti, tavole, oli.
Il disegno si lascia aiutare da povere cose: carbone, terre, carta.
La pittura non può permettersi errori e li copre. Il disegno contempla gli errori e, attraverso di essi, scopre.
La pittura risponde ad un progetto, il disegno cerca.
La pittura segue una direzione, il disegno vagabonda.
La pittura ha a che fare con la prudenza, il disegno con l’incoscienza.
La pittura si fonda sull’esperienza, il disegno sull’ingenuità.
C’è la pittura e c’è il disegno.
E ci sono anche un sacco di vie di mezzo.
Ci sono momenti in cui la pittura si lascia convincere dal disegno.
Gentile da Fabriano, Masolino, Paolo Uccello, Piero della Francesca…
Fiori, nuvole, cavalli , persone…
Invece di regole, di convenzioni o di abitudini.
Il momento più incantato della pittura europea degli ultimi mille anni.
Non voglio dire che Simona Mulazzani è come Piero o come Masolino.
Io però vedo nei suoi lavori quella cosa.
Vedo la necessità di lavorare per conoscere e per capire.
Vedo trasparire dai segni la meraviglia.
Vedo l’incantamento che danno le cose quando si svelano.
Anche le piogge.”
Dall’intervento critico di Guido Scarabottolo
Inaugurazione giovedì 18 dicembre 2008 dalle ore 18.30
Galleria L’Affiche
via dell’Unione 6, Milano
Orario:
18 – 23 dicembre 2008: tutti i giorni ore 16-19
13 – 30 gennaio 2009: martedì – sabato ore 16 -19
Ingresso libero