RiElaborando
Arezzo
via Guglielmo Oberdan, 30
0575 324059 FAX 0575 354833
WEB
L'istante sospeso
dal 19/12/2008 al 16/1/2009
mart-ven dalle 17.00 alle 19.45, il Sabato dalle 16.30 alle 19.45 - prima Domenica di ogni mese dalle 15.30 alle 19.45

Segnalato da

Daniela Meli




 
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19/12/2008

L'istante sospeso

RiElaborando, Arezzo

Aurelio Bruni, Marica Fasoli, Renzo Regoli e Francesco Verdi. All'interno del genere figurativo, oscillando tra realismo onirico e iperrealismo, le opere in mostra restituisco visioni fissate con nitidezza e lucidita'.


comunicato stampa

a cura di Daniela Meli

Sabato 20 dicembre 2008, alle ore 18.00, presso il Centro per l'arte contemporanea RiElaborando (via Oberdan 30, Arezzo) si inaugura la mostra di pittura “L'istante sospeso” degli artisti Aurelio Bruni, Marica Fasoli, Renzo Regoli e Francesco Verdi, organizzata in collaborazione con la Galleria Gagliardi di San Gimignano (Si) e curata da Daniela Meli.

All'interno del genere figurativo, oscillando tra realismo onirico e iperrealismo, le opere in esposizioni restituisco visioni fissate con nitidezza e lucidità: immagini sottratte ad ogni corruzione temporale, fermate nell'attimo della loro rivelazione fantastica e, poi, consegnate al continuo rinnovarsi di una percezione interiore soggettiva.

Tra i vari pezzi, Francesco Verdi presenta quattro pannelli con figure allegoriche, le personificazioni degli elementi naturali (aria, terra, acqua e fuoco), dalle seducenti sembianze femminili. Il potere misterioso delle forze della natura è qui alimentato dalla suggestiva atmosfera notturna creata e dal 'carnato lunare' dei tipi muliebri raffigurati.

Aurelio Bruni propone una serie di personaggi dai costumi e dagli atteggiamenti eccentrici e stravaganti che ci conducono nel labirinto del mito e della storia, fin sulla ribalta della scena teatrale, per sospingerci nei meandri della psiche e della personalità umana.
Mantenendo sempre fede ad un concetto classico di bellezza e di aderenza al vero, le nature morte di Marica Fasoli sembrano trasmetterci pensieri esistenziali. Camicie da uomo e classici panneggi di tessuto appesi ad un filo, ampolle di vetro rotte nel bordo superiore, quel tanto, però, da consentire loro di mantenere la propria originaria funzione di vasi da fiore: tutti soggetti questi che paiono voler suggerire il senso della precarietà e fragilità delle umane cose terrene.

Mentre, nelle tele a tema paesaggistico di Renzo Regoli viene cancellato ogni confine tra sogno e realtà, materializzandovi la pura emozione provata, purificata e cristallizzata in immagine. Sublimazione ed evasione, quindi, ricercata scavando nel profondo, alla scoperta di un nuovo ordine armonico al di fuori delle coordinate temporali ordinarie.

Nelle aspirazioni dei quattro artisti si rintracciano, dunque, varie affinità: l'attuazione di una rigorosa concezione formale e l'intento di svelare il reale fin nel suo lato più recondito e nascosto, sondato in un istante di straordinaria intensità, rimasto nel tempo sospeso, e percepito nello spazio dei suoi, fuggevoli e sottesi, significati connessi.

Inaugurazione ore 18

Rielaborando
via Guglielmo Oberdan, 30 - Arezzo
Orari: dal Martedì al Venerdì dalle 17.00 alle 19.45, il Sabato dalle 16.30 alle 19.45 – la prima Domenica di ogni mese dalle 15.30 alle 19.45
Ingresso libero

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