Galleria Borromini
Ozzano Monferrato (AL)
Largo Artigianato 1
0142 487033 FAX 0142 497642

Ettore Spalletti
dal 9/6/2000 al 23/7/2000

Segnalato da

Franco Soffiantino



approfondimenti

Ettore Spalletti



 
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9/6/2000

Ettore Spalletti

Galleria Borromini, Ozzano Monferrato (AL)

Spalletti è l'artista più sottile e complesso fra quelli che sono succeduti alle esperienze di arte povera, minimal art e concettualismo. Notissime sono le pitture e le sculture monocrome esibite dal '74, variamente intagliate nel quadrato o nel tondo, quali polittici, vasi, dischi, fondi d'oro divaricati dalle pareti come pelli. squamate, dai contorni spesso rigonfi o tronchi o rastremati


comunicato stampa

Un'importante mostra di Ettore Spalletti inaugurata nella Galleria Borromini di Ozzano Monferrato (Al). Dopo aver esposto in gennaio ad Artefiera 2000 a Bologna un suo polittico di 2,50 x 5,00 metri la Galleria presenta una serie di lavori fra i significativi e recenti del maestro di Cappelle sul Tavo. Tale mostra in Piemonte accompagna per tre mesi l'ampia mostra antologica che la Caixa di Madrid gli dedica nello stesso tempo.

Attivo dagli inizi del decennio 1970, Spalletti è l'artista più sottile e complesso fra quelli che sono succeduti alle esperienze di arte povera, minimal art e concettualismo. Notissime sono le pitture e le sculture monocrome esibite dal '74, variamente intagliate nel quadrato o nel tondo, quali polittici, vasi, dischi, fondi d'oro divaricati dalle pareti come pelli squamate, dai contorni spesso rigonfi o tronchi o rastremati; volumetrie di sommesse luci tonali che sono spazi pulviscolari, respiri ondulatori, sempre materlate da polveri di colore, ma delicate nel tessuto sabbiato, vulnerabile al minimo tocco. Ecco le sue superfici profonde senza confini.

"Lungi dall'insistere nella smaterializzazione dell'arte, la sua opera ne rimaterializza l'energia. Spalletti va considerato - scrive Tommaso Trini in catalogo - uno dei massimi esponenti dell'attuale riformulazione degli statuti sia dell'oggetto d'arte sia delle nostre percezioni dopo la fine delle avanguardie moderniste. Il più raffinato dei nuovi costruttori di un arte dell'essere e non solo del sapere ci pone entro l'architettura immateriale delle visioni che si incarnano".

Particolarmente innovative sono risultate alcune sue mostre di collaborazione. Ecco un arte di visione estrema che - pur gelosa dell'etica e rigorosa nel trascolorare - è tutt'altro che solitaria. Nel suo iter ormai trentennale, più volte Spalletti ha fatto interagire i suoi propri delicati artefatti con opere le più diverse di altri artisti, consolidando ogni volta la fermezza dei suoi intenti attraverso gli effetti cangianti delle relazioni. Così nella mostra Osmosi dove condivise la scena con Haim Steinbach al Guggenheim Museum di New York nel '92; e così pure alla Biennale di Venezia nel '95, quando Germano Celant lo invitò nuovamente a farsi connessione, unitamente al critico e assieme alle opere di Enzo Cucchi e Maurizio Cattelan.

"Questa tensione simbiotica accentuata dall'inedito sfumato tattile e da respiri pulviscolari, è molto interessante; prefigura un paradigma forse più diffuso. L'arte di Spalletti ci offre, non più il cancellarsi delle figure di superficie e l'evaporarsi dei mezzi di rappresentazione, bensì l'esatto contrario - propone Trini nel suo testo - ossia l'avvento di un visibile ulteriore nel configurarsi di affreschi sempre più carnali: nella pura verità di un'esperienza luminosa".

Indirizzo: Galleria Borromini, Ozzano Monferrato (Al)
Titolo: Nel puro vero Inaugurazione: sabato 10 giugno 2000, ore 18.00
Catalogo a cura di Tommaso Trini
Orario: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00, chiuso giorni festivi
Per informazioni Galleria Borromini: tel. fax 0142 487033

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