Galleria Bianconi (vecchia sede)
Milano
via Fiori Chiari, 18
02 72007053
WEB
Tadzio
dal 20/1/2009 al 20/2/2009
lun-sab 10.30-13 e 14-19

Segnalato da

Alberto Zanchetta




 
calendario eventi  :: 




20/1/2009

Tadzio

Galleria Bianconi (vecchia sede), Milano

Nino Longobardi, Massimo Pulini, Nicola Samori', Willy Verginer. La prima di 3 collettive curate da Alberto Zanchetta. La mostra traspone il tema della vanitas, dalla tradizionale versione femminile, in una versione prettamente maschile che perde la sua tipica idealizzazione assumendo un'accezione di macabra transitorieta'.


comunicato stampa

a cura di Alberto Zanchetta

Il 21 gennaio la Galleria Bianconi inaugura “TADZIO”, la prima di tre mostre collettive curate da Alberto Zanchetta, che compongono una trilogia che proseguirà nei mesi successivi con le mostre “PANDORA”e “CARNEADE”.
Il progetto trae la sua ispirazione dall’idea di una rivisitazione letteraria e filosofica di alcuni elementi topici dell’iconografica occidentale – il ritratto psicologico, la natura morta e l’arte venatoria – attraverso le differenti visioni che di questi soggetti ci riporta l’arte contemporanea.

In “TADZIO”, la Galleria Bianconi espone 7 opere di Nino Longobardi, Massimo Pulini, Nicola Samorì e Willy Verginer che corrispondono ciascuna a una ipotetica età dell’uomo.

La mostra intende trasporre il tema della vanitas, dalla tradizionale versione femminile, in una versione prettamente maschile che nella contemporaneità perde la sua tipica idealizzazione assumendo un’accezione di macabra transitorietà.
Partendo dal concetto di una immortale immagine di beltà (“mirabile visione” esemplificata da Tadzio, personaggio cardine del romanzo La morte a Venezia), il percorso espositivo intende sviluppare una profonda e radicale riflessione sull’idea del bello, che non è più “ideale” bensì destinato a deperire e quindi anche a perire in quanto ogni bellezza biologica è sia frivola che effimera.

I corpi adonici sono allora il preludio e l’anelito allo sfacelo della carne: Willy Verginer scolpisce nel legno di tiglio un ragazzo di “statuaria bellezza” assorto in visioni poetiche; Massimo Pulini dipinge a smalto volti imperturbabili e seducenti che sembrano attualizzare il genere del ritratto sottoforma di spettrografia termica; i soggetti di Nicola Samorì sono invece sfigurati da pennellate e gocciolature di colore bianco che alludono al disfacimento fisico; infine, gli scheletri di Nino Longobardi ci ricordano che la morte pareggia le differenze perché – incurante della bellezza dei singoli individui – dopo la vita non lascia che ossa tutte uguali.

Il fil rouge dell’esposizione si dipana dal virile archetipo dell’arte classica, incarnato nella figura di Tadzio così come ci viene magistralmente descritto da Thomas Mann nel suo capolavoro letterario, seguendo poi gli stralci de La morte a Venezia che sono stati disseminati negli spazi della galleria, a creare un ideale percorso che passando dalla parola scritta alle immagini farà riflettere lo spettatore sul concetto di bellezza.

Willy Verginer è nato a Bressanone nel 1957, vive e lavora a Ortisei (BZ).
Nino Longobardi è nato a Napoli nel 1953, vive e lavora a Barcellona, Roma e Napoli.
Massimo Pulini è nato a Cesena nel 1958, dove vive e lavora.
Nicola Samorì è nato a Forlì nel 1977, vive e lavora a Bagnacavallo (RA).

Inaugurazione ore 18

Galleria Bianconi
via Fiori Chiari, 18 - Milano
Orari: da lunedì al sabato 10.30-13.00/14.00-19.00
Ingresso: libero

IN ARCHIVIO [11]
Michele Zaza
dal 23/11/2009 al 23/12/2009

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede