Sense of wonder. Per questo nuovo ciclo pittorico l'artista fa indossare alle giovani interpreti dei suoi ritratti camicie da notte, canottiere, sottovesti, tutte bianche. Un gioco di rimandi simbolici e psicologici.
Pennellate dense di colore ad olio che sconfinano, coprono e si confondono nel tessuto. Un gioco di rimandi simbolici e psicologici è la prima connotazione del recente lavoro riflessivo e di rande intimità di Serena Nono.
Per questo nuovo ciclo pittorico l’artista, per la prima volta, fa indossare alle giovani interpreti dei suoi ritratti camicie da notte, canottiere, sottovesti, tutte bianche. Alcune vesti sono antiche, altre più recenti, ma non hanno un particolare valore affettivo per l’artista. Hanno in comune il fattore cromatico, il candore, determinante come base su cui passare sopra con altri colori, prevalentemente scuri, qua e là animati dall’azzurro e dal rosso, ma allo stesso tempo simbolo di innocenza e purezza, colori simbolici di quell’età di confine tra fanciullezza e adolescenza, dominata dalle attese e dalle speranze, ma anche dalle paure.
Avvolte dal silenzio, bloccate in una sospensione temporale vagamente onirica, le fanciulle dai corpi snelli e armoniosi e dai colli allungati, con scuri e lisci capelli, hanno sguardi intensi, che tradiscono inquietudine e apprensione. Il candore delle vesti da una parte, e l’oscurità circostante dall’altra, mettono in gioco altri aspetti emotivi connotando i gesti di queste giovani donne che sollevano espressivamente le loro mani o le usano per indicare il mondo al di fuori della tela; sono donne dallo sguardo fieramente rivolto verso l’alto, la cui testa talvolta assume una posa leggiadra oppure appare pensosa, come ripiegata su se stessa.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con un'intervista all'artista di Manuela De Leonardis e testi di tre amici veneziani che accompagnano Serena Nono nella sua avventura romana: Massimo Cacciari, Daniele Del Giudice e il giovane scrittore emergente Giovanni Montanaro.
Serena Nono nasce nel 1964 a Venezia. Nel 1982 si trasferisce a Londra e frequenta la Kingston University. Si diploma in Belle Arti (scultura) nel 1987. Dal 1991 comincia ad esporre il suo lavoro, in città italiane ed europee. Vive e lavora a Venezia.
Galleria Traghetto
Via Reggio Emilia, 25 - Roma