Le tele di Domenico David sono sempre state caratterizzate da un tratto aereo, agile e fresco, e le forme contraddistinte da un andamento ellittico e curvoidale. I dipinti di Giordano Montorsi, spesso caratterizzati dalla teatralita' barocca della grande dimensione, sono pervasi da una pittura di matrice aniconica.
a cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini
Domenico David, di cui non posso non ricordare con compiaciuta nostalgia la personale che, l’ormai lontano 12 marzo 1984, inaugurò la storica galleria VSV di Torino, è sempre stato fedele al dettato pittorico, da lui interpretato con modalità originali ed aliene dalla tentazione di schierarsi contiguamente alle mode del momento. La pittura di David è adeguatamente supportata da una notevole capacità tecnica, mai usata come elemento di compiaciuto virtuosismo. Le sue opere sono sempre state caratterizzate da un tratto aereo, agile e fresco, e le forme contraddistinte, salvo alcune eccezioni, da un andamento ellittico e curvoidale, sinonimo di adesione piena al dettato della contemporaneità. Una contemporaneità che, da un punto di vista iconografico, per David non ha mai significato appiattimento sul reale, ma è stata costantemente sinonimo di evocazione.
Se vogliamo rinvenire un dato di ispirazione ed un conseguente richiamo elettivo questo va individuato nella grande tradizione della pittura italiana del Novecento, relativamente alla Metafisica ed al Realismo Magico. I lavori ultimi, che hanno conosciuto una grande fortuna, sono paesaggi notturni dove compaiono edifici regolari ed anonimi in cui la dimensione temporale si proietta verso il dato dell’indeterminazione e del sogno, in cui il nero del cielo assume una carica emotiva e spaziale di assoluta immanenza, ed è attraversato da lampi di luce assoluta, resa con la forza emotiva del colore, in un insieme di invidiabile equilibrio formale che evidenzia la piena maturità raggiunta dal lavoro dell’artista, che si pone senza dubbio al centro della scena pittorica italiana da autentico protagonista.
Edoardo Di Mauro
Giordano Montorsi, nato nel 1951, artista noto ed apprezzato ed in possesso di un ricco curriculum di presenze in spazi pubblici e privati, è un esponente significativo di quella che ho definito, in varie operazioni critiche, la “generazione di mezzo” nata tra il ’45 ed il ’55 che si è distinta per la sua capacità di essere coerente con il clima culturale degli anni della formazione ma, di pari, sintonizzarsi con l’evoluzione dei percorsi artistici e dialogare in modo fecondo con le più giovani generazioni. Le sue tele, spesso caratterizzate dalla teatralità barocca della grande dimensione, anche se non sconfinano nell’environment, sono pervase da una pittura di matrice aniconica in cui la figura fa costantemente capolino come emblematica epifania, ombra che trapela tra le pieghe del colore in veste animale, umana, o come porzione di paesaggio, lasciando magicamente ipnotizzato il fruitore.
Nelle opere di questi anni Montorsi ha reso sempre più evidente la sua abilità nell’effettuare dei veri e propri corto circuiti storici e linguistici, ricontestualizzando nella dimensione presente spunti e suggestioni provenienti da culture extra europee con la tradizione delle avanguardie storiche, abbinandole alla capacità di penetrare la dimensione del territorio e di una quotidianità solo in apparenza marginale. Si va dalle installazioni che sfidano apertamente il design sul tuo stesso terreno ottenendo una meritata affermazione, agli assemblaggi oggettuali in cui l’artista pare volere approdare ad una sorta di catalogazione ed inventario universale vincendo in questo caso la difficile sfida con la poetica dell’ “object trouvè, ad una pittura, oggetto di questa personale, in cui prevale una nitida e rigorosa dimensione segnica.
Edoardo Di Mauro
Ospite : nell’ambito della serata sarà presentato il libro dello scrittore genovese Giovanni Di Maira “ Luuuuuuuu…portamiallospedale” edito da Fratelli Frilli Editori
Patrocinio : Regione Piemonte
Ufficio stampa : Marcella Germano
Inaugurazione : venerdì 6 febbraio 2009 dalle 19 alle 23
Fusion Art Gallery
P.zza Peyron, 9 - Torino
Orari: martedì, giovedì e venerdì 16.30 – 19.30 o su appuntamento
Ingresso libero