American Dream. Terza mostra della rassegna di fotografia del sociale. Il sogno americano di queste fotografie e' connotato dalle utopie kennediane e mostra un'umanita' immersa nella vita di tutti i giorni.
OLDS – Osservatorio-laboratorio demo antropologico e del sociale.
“Concerned: per una fotografia etica”. Rassegna di Fotografia sociale del secondo e terzo millennio
Il 20 gennaio prossimo, alle ore 10 del mattino, si inaugura la terza mostra della rassegna di fotografia del sociale, organizzata dal gruppo di ricerca “Olds” e dalla cattedra di Storia della fotografia della Facoltà di Lettere dell’Università di Salerno, pro. Gabriella Guglielmi.
La data è stata scelta perché la tematica delle immagini della fotografa Bastienne Schmidt,
tedesca ma diventata cittadina americana a tutti gli effetti, è “Il sogno americano”, il sogno che
è stato il cavallo di battaglia di Barack Obama, il nuovo Presidente eletto degli Stati Uniti che,
in quel giorno, sarà proclamato nella massima carica del Paese.
Come tutti sappiamo il nuovo presidente ha vinto sull’onda della riproposizione della politica della lotta alla povertà, alle discriminazioni razziali, difesa dei diritti civili, la guerra fredda e la corsa agli armamenti, disoccupazione e crisi economica, che fu il “leit motiv” della campagna elettorale di John F. Kennedy e che fu sposata anche da Martin Luther King che era predicatore e non politico.
Il “sogno americano”che sarà esposto è il frutto di un lavoro che fu commissionato ad alcuni fotografi americani tra cui la Schmidt, tedesca ma diventato americana nel 1987.
La fotografa tedesca svolse il tema interessandosi soprattutto di quel “target” di americani di
Adozione. Gente venuta, come nel passato, in questo luogo mitico dai paesi del Sud America,
dell’Europa orientale, del Medio e dell’Estremo Oriente, sognando di prendere parte al miracolo
dell’espansione globale dell’economia della più grande potenza economica mondiale.
E’ facile immaginare quando siano rimasti delusi proprio questa fascia di americani d’adozione
Nel ritrovarsi indebitati e poveri per la speculazione finanziaria, partita da Wall Street e messa in campo in tutto il mondo dalle principali banche, e che ha determinato il crollo delle Borse mondiali e che adesso, tutti, stiamo pagando.
Il “sogno americano” delle immagini di Bastienne Schmidt è ancora “connotato” dalle utopie kennediane e mostrano quanto questa umanità proveniente da ogni angolo del mondo, manifesti la certezza di poterla vedere come “way of life” di tutti i giorni.
Siamo nel periodo 1992-1997, anni in cui si svolse il lavoro di ricerca sul campo nel Nord America, segnato da un ottimismo reaganiano: Ronald Reagan, eletto presidente, aveva fatto del suo cavallo di battaglia il consumismo più sfrenato, un invito all’effimero “tout court”, dichiarando che in America “è sempre mattino”.
Il tempo gli darà torto e soprattutto l’invischiarsi in conflitti lontani in aree strategiche che non hanno portato a nulla, vedi Vietnam, e non porteranno a nulla come il conflitto in Iraq e in Afghanistan.
La Schmidt ci mostra questa america ancora “sognante”, e sono gli immigrati ancora una volta e crederci e ad assumere quanto più possibile i “segni” che li fanno assomigliare agli “Americani”. Queste fotografie di questa terza mostra della rassegna “concerned”, le prime due sono state quelle del missionario salesiano e vice direttore di “Catechesi” Salvatore Avallone, e di Enzo Sellerio che negli anni ’50 su unì a Danilo Dolci per “leggere” il vissuto del degrado della Sicilia interna. Primo del “boom” economico.
Antonio Tateo
Inaugurazione ore 10
Caffe' Cavour
Via Roma, 114 - Salerno
Ingresso libero