Luis Ferrer Kender
Cinzia Fiorese
Jacopo Landi
Francesca Pasquali
Jurek Sztekiel
Lorenzo Violante
Una collettiva che vede protagonisti 6 autori alle prese con strumenti espressivi molto diversi fra loro - dalla pittura alla scultura all'installazione - legati da un comune interesse per i modi dell'astrazione.
Lo Studio d’arte di Guido Iemmi, nel cuore dell’Isola, prosegue la sua indagine sulle ricerche estetiche in corso, strizzando un occhio all’opera dei giovani artisti e proponendo paralleli inediti fra ambiti di lavoro diversi. Lo dimostra l’esposizione che si inaugura il prossimo 20 gennaio: una collettiva che vedrà protagonisti sei autori alle prese con strumenti espressivi molto diversi fra loro – dalla pittura alla scultura all’installazione – legati tuttavia da un comune interesse per i modi dell’astrazione e dell’informale. Fluttuando fra i linguaggi più tradizionali della pittura a olio ed esperienze invece che si nutrono di materiali della contemporaneità, la mostra sarà un’occasione per farsi un’idea sulle direzioni imboccate dalle ultime sperimentazioni, a partire dalle riflessioni sul linguaggio stesso della pittura, con un certo ritorno ad una logica del mestiere e la voglia di rispolverare procedimenti antichissimi, per arrivare, all’opposto, all’audacia espressiva di autori che testano e si confrontano con strumenti inediti. Tutti accomunati però da un analogo gusto per il gesto, per la forma e per il segno.
Cinzia Fiorese (Vicenza 1974) lavora per esempio accostando l’antica tecnica di stampa giapponese del baren, alla pittura su tavola eseguita secondo il metodo quattrocentesco, lasciando affiorare dalle complesse strutture di forme e dai suoi segni liberi immagini appena evocate di insetti e strumenti musicali, stanze vuote e finestre spalancate sulla luce. Santiago Luis Ferrer Kender (La Habana, 1965), uno fra i più apprezzati giovani artisti cubani, si distingue per i suoi cicli pittorici dove le zampate di colore, i dripping e le campiture evanescenti lasciano emergere un retrogusto di natura esistenziale.
Più calcolato, ai limiti dell’ossessivo, il lavoro di Jacopo Landi (Padova 1983) che predilige uno studio più razionale della forma geometrica piegata dall’illusione ottica, dagli effetti visivi ingannevoli che simulano, nel disegno e nella pittura, una terza dimensione attraverso un linguaggio figurativo che sconfina nell'astrazione. A Francesca Pasquali (Bologna 1980) spetta invece il compito di proiettare addirittura nella quarta dimensione le sue fantasia informali, servendosi di materiali sintetici, di riciclo e di scarto, di assemblaggi di sostante inconsueta, dalla gommapiuma alle cannucce di plastica colorate, per creare forme autonome nello spazio, tessuti, superfici e corpi solidi dotati di una propria fisicità e di una forte capacità espressiva. Jurek Sztekiel (Elblag, 1956) ha fatto, invece, del legno il suo medium prediletto. Scolpendo, sagomando, intarsiando essenze diverse, ama dare vita a quadri lignei dove forme morbide suggeriscono atmosfere magiche e paesaggi richiamati dal sovrapporsi delle forme. Nella felicità del racconto è difficile resistere alla tentazione di toccarle. Lorenzo Violante (Milano 1961), maestro della pittura a olio nel senso tradizionale del termine, in omaggio alla ricerca degli “ultimi naturalisti” lombardi, gioca da anni sul grande formato e su un uso materico del colore per orchestrare sulla tela incastri di sagome, di campiture che, incontrandosi/scontrandosi fra loro, provocano frizioni ad alto tasso di elettricità.
Guido Iemmi Studio D'Arte
via Pastrengo, 15 - Milano
Orario: dal lunedì al venerdì dall 12.30 alle 19.00
Ingresso libero