Sopralluoghi. Con questa personale riparte il progetto Costellazioni, ciclo dedicato ai giovani del panorama artistico locale. "Sintetica, minimale, rigorosa, la pittura di Adamo sceglie la dimensione del quotidiano per poi, immediatamente, rinnegarla."
a cura di Helga Marsala
Riparte il progetto Costellazioni, ciclo espositivo promosso della Galleria dell’Arco e dedicato ai giovani emergenti del panorama artistico locale. Il piccolo ambiente, collocato in fondo allo spazio della galleria, si trasforma in una project room, luogo dedicato a una serie di interventi, paralleli e indipendenti rispetto alla programmazione principale. Cellula neutra, cubo bianco, palcoscenico in miniatura, la stanza si trasforma in una sfida creativa e insieme in un’occasione di visibilità per artisti che, in alcuni casi, si confronteranno qui con la loro prima, vera personale.
L'intento è quello di disegnare, evento dopo evento, una costellazione di idee, intuizioni, opere, esperienze, sguardi, al fine di registrare quei picchi di vitalità che caratterizzano lo scenario della giovane arte siciliana. Periodicamente, il white box - come una centralina, un radar, una scatola magica - si accenderà per accogliere piccole e brevi mostre, progetti rigorosi e puntuali pensati ad hoc da alcuni giovani promesse dell'arte, sul cui talento si è deciso di scommettere.
Dopo la personale di Giuseppe Buzzotta, Un secondo al Minuto, la project room della Galleria dell'Arco ospita un intervento di Giuseppe Adamo (Alcamo - Tp, 1982. Vive a Palermo) dal titolo Sopralluoghi.
“Sintetica, minimale, rigorosa, la pittura di Giuseppe Adamo sceglie la dimensione del quotidiano per poi, immediatamente, rinnegarla. I suoi allegri siparietti ospitano piccole sagome colorate, intrappolate dentro spessi contorni neri e stagliate su fondi neutri, piatti, asettici come quel grado zero dell'immagine che l'artista sembra voler rincorrere.
Gli spunti iconografici arrivano da libri, riviste, pubblicità, oppure dalla strada, da un vissuto banale sedimentato e digerito fino quasi all'astrazione: a partire da questi inessenziali contesti prende il via un processo di sintesi, di dislocazione e straniamento. Nessun contesto da individuare, nessun volto da riconoscere, nessun luogo da ravvisare (...)” h.m.
Galleria dell'Arco
via Siracusa 9, 90141 - Palermo
Ingresso libero