L'arte come chiave dell'anima. Personale di pittura dell'artista romena che descrive la sua terra attraverso monti boscosi, castelli e monaci ortodossi. A cura di Vera Agosti.
a cura di Vera Agosti
Le Trottoir, da sempre sostegno degli artisti emergenti, presenta per la prima volta in Italia la personale di Lavinia Rotocol, (Targu-Jiu, 1967), pittrice rumena, a Milano solamente da un anno.
Della Rotocol abbiamo l’opportunità di seguire il cammino artistico, dagli esordi figurativi ai primi passi verso l’informale, felicemente raggiunto negli ultimi lavori.
Lavinia, fin da bambina amante della pittura, si dedica interamente all’arte solo a venticinque anni, dopo che la guarigione da una grave malattia la sprona ad inseguire i suoi sogni senza paura, abbandonando gli studi di giurisprudenza, dove per altro eccelleva.
Ciò che contraddistingue tutte le sue opere, al di là delle differenze stilistiche del suo percorso creativo, è l’amore per il colore: un cromatismo forte, vivo, dirompente, che risente della tradizione artistica e artigianale rumena, in cui predominano le tinte accese e vivaci.
Lavinia padroneggia perfettamente la tecnica per realizzare icone bizantine con la tempera all’uovo e l’oro; conosce l’arte di mescolare i pigmenti e la utilizza anche per i lavori di altra natura, creando da sola le sue inconfondibili cromie. E’ una profusione di rossi ardenti, blu cobalto e oltremare, gialli arditi che ricordano le resine e l’ambra.
L’artista, inizialmente, appare legata alla sua Romania e ce la descrive con i monti boscosi, i castelli, i monaci ortodossi che custodiscono la rinnovata fede (Autunno, Il Castello, Monaco).
Altri soggetti a lei cari sono le donne (Violinista, Malinconia) e i bambini (Ragazzo, Compassione), quindi le persone più fragili e delicate. Spesso le fanciulle della Rotocol, assorte nei loro pensieri, sono velate da una leggera tristezza, sovrastata però dall’energia e dalla forza del colore. Sono racconti intimi, quotidiani, come nel quadro Ricordi, in cui una giovane donna pensa all’innamorato che le ha appena regalato una rosa. Sono vicende di vita vissuta che tutti possono esperire, ma spesso questa quotidianità assurge a magia, grazie ai colori surreali che calano il soggetto in una dimensione visionaria e onirica (Aspettando la notte, Danza).
L’universo surreale e favolistico della Rotocol acquista nuovo vigore e dinamismo con la scoperta dell’informale. L’artista libera il colore puro dalle ristrettezze della linea e del disegno per librarsi sulla tela con tutta la sua potenza e suggestione. La pittura indaga i moti del cuore, esprimendo l’ineffabile con segni che non appartengono a questa terra. L’immaginazione vola verso l’infinito, dimenticando i problemi, gli affanni e la contingenza. (Volo).
Presentazione di Vera Agosti domenica 18 gennaio dalle ore 21
Le Trottoir
Piazza XXIV Maggio, 1 Milano