Tredici artisti alla corte di Luigi Filocamo. E' una mostra interamente dedicata alla rappresentazione della figura umana; riferimento principale e' l'opera pittorica di Luigi Filocamo (artista scomparso nel 1988) qui riproposta con una carrellata di 20 personaggi singolari, a cui sono affiancate le opere di altri tredici artisti italiani del novecento.
Tredici artisti alla corte di LUIGI FILOCAMO
Giovedì 14 marzo 2002 alle 18, alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano) si inaugurerà la mostra dal titolo: "Dame e Cavalieri", tredici artisti alla corte di Luigi Filocamo.
E' una mostra interamente dedicata alla rappresentazione della figura umana; riferimento princi-pale è l'opera pittorica di LUIGI FILOCAMO (artista scomparso nel 1988) qui riproposta con una carrellata di 20 personaggi singolari, a cui sono affiancate le opere di altri tredici artisti italiani del novecento: BARTOLINI, BUCCI, CONSADORI, DE ROCCHI, FRAI, LONGARETTI, MONTI, MORO, PELLINI, STEFFENINI, VAGNETTI, VELLANI MARCHI, VERNIZZI.
Scrive C.A. Galimberti nella presentazione alla mostra:
Le opere di Luigi Filocamo occupano la ribalta di questa rassegna di dipinti tutta dedicata alla figura umana. Sono immagini che l'artista ha composto utilizzando la tempera grassa, nei modi e nell'antica maniera quat-trocentesca. Già in questo recupero tecnico c'è tutto il richiamo alla densa e pregnante poetica di Filocamo che, come in quell'irripetibile stagione dell'esordio del Rinascimento, mette la figura umana al centro dell'attenzione poetica dell'artista.
Sono figure che ci vengono offerte non solamente per la nostra contemplazione, ma come una sorta di sollecitazione delle nostre facoltà verso la percezione delle peculiarità dei caratteri umani rappresentati, quasi una proposta di riconoscibilità delle qualità e delle debolezze del temperamento e del carattere di ciascuno di noi. È come se l'artista ci offrisse una specie di rispecchiamento attraverso la nutrita rassegna dei suoi perso-naggi, che esercitano così quel richiamo irresistibile che la perizia del disegno e lo splendore delle tinte san-no garantire.
Non poteva essere diversamente trattandosi d'un artista come Filocamo che ha lavorato soprattutto ad affresco, rivelandoci quel sapore antico del consumato e sicuro mestiere di chi è abituato alle grandi superfi-ci, dove quindi la comunicazione gode dell'ampiezza delle pareti che consentono di rivolgersi in maniera universale ai riguardanti, offrendosi così ad una molteplicità di esiti interpretativi che ne esaltano la potenza poetica. In questo recupero dell'antico non c'è malinconica nostalgia, ma l'intrigante riflessione sulla possi-bile immutabilità della natura umana, che infatti ci viene qui riproposta nella ricchezza e varietà di costumi d'altri tempi che sontuosamente vestono visi, sguardi, atteggiamenti e caratteri umani di sempre.
Il risultato è come se si entrasse in un'antica sala dove è convenuta ogni sorta d'umanità : dalla popolana arguta alla fanciulla che attira sguardi maliziosi, dal pomposo orgoglio dei cavalieri alla mentitrice ritrosia delle dame. A questa insolita riunione abbiamo quindi invitato altri tredici artisti in maniera che meglio si sviluppasse lo scenario della rappresentazione della figura umana che, come disse Cechov in uno dei suoi appunti, consente di dare agli uomini un aiuto morale rivelando loro, qualunque cosa ne risulti poi, in quale modo essi sono fatti.
Inaugurazione giovedì 14 marzo 2002 alle ore 18
Orario: da martedì a sabato 10-12.30 e 15.30-19, domenica 15.30-19
Didascalia: Damigella, 1980 - tempera grassa su tela cm40x50
GALLERIA PONTE ROSSO
20121 - Milano via Brera 2 - Corrisp. via Monte di Pietà 1A - Tel./Fax 02/86461053