Galleria Le Opere (vecchia sede)
Roma
vicolo della Campanella, 10
06 68136100
WEB
Nicolantonio Mucciaccia
dal 30/1/2009 al 20/2/2009
mer-sab 16.30-20

Segnalato da

Jacopo Mattia Alegiani




 
calendario eventi  :: 




30/1/2009

Nicolantonio Mucciaccia

Galleria Le Opere (vecchia sede), Roma

Default. L'artista si serve della matita e del colore, del computer e di materiali inconsueti per celebrare le glorie di un bestiario inquietante, i fasti di esseri immaginari giunti inspiegabilmente sulla terra.


comunicato stampa

LA BESTIA E LA GLORIA
Lorenzo Canova

Quali visioni, quale impulso mistico, quale angelologia e demonologia si celano nel lavoro di Nicolantonio Mucciaccia? Quale intrico di meandri spirituali, di simboli ed emblemi, quale trionfo notturno di barocchi teschi ridenti mescolati a splendenti cherubini, uniti a belve misteriose e a presenze irreali, si addensano nelle installazioni, nei disegni, nei lightbox di questo giovane artista segnato dal demone che costringe inesorabilmente alla condanna e alla liberazione dell’arte? Nicolantonio Mucciaccia si serve della matita e del colore, del computer e di materiali diversi e inconsueti per celebrare le glorie di un bestiario inquietante, i fasti di esseri immaginari giunti inspiegabilmente sulla terra da mondi paralleli, si smarrisce nel labirinto dei segni e dei tracciati della grate per evocare la bellezza ignota di paesaggi interiori che si trasformano in creature metamorche, in ibridi dove l’umano, il vegetale e l’animale si fondono in una Grande Opera di trasmutazione della materia vivente.

Con la pazienza maniacale di un antico miniatore, con dovizia lenticolare di particolari, di icone e portenti marchiati a fuoco da una squarciante forza evocativa, Mucciaccia dà dunque forma plastica e spaziale all’allucinazione di un essere alieno e mostruoso forse vittorioso o forse ammansito, soggiogato e convertito da una visione escatologica e dal sacricio cruento di un uomo divino che cambia il destino di un mondo e dei suoi abitanti. Così la bestia che dovrebbe suscitare ribrezzo e orrore si trasforma paradossalmente e dialetticamente nell’allusione a una possibile palingenesi, nella metafora di una salvazione che si allarga a tutto il creato raggiungendo le zone più ombrose e lontane dalla Grazia, immagine simbolica della caduta e della rinascita dell’universo attraversato dalla presenza del Male e rigenerato dalla potenza vitale della Gloria.

Alessio Ricci - Default -
La conoscenza della materia, della carne e delle sue pulsioni si aermano visceralmente nelle forme che divorano ogni spazio. Microrganismi, frammenti di visioni nucleari primordiali, risplendono dalle scelte tecniche e logiche, esplorando e colonizzando una dimensione parallela sempre più presente nella realtà. Risposta agli input visivi ed emozionali casuali.

Galleria Le Opere
vicolo della Campanella, 10 - Roma
Orario: mer-sab 16.30-20.00
Ingresso libero

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