Ufficio Stampa Vernice Progetti
Vincent Van Gogh
Ernst Ludwig Kirchner
Otto Dix
Gorge Grosz
Antonio Ligabue
Max Ernst
Andre Masson
Victor Brauner
Henri Michaux
Giorgio Bedoni
Lucienne Peiry
Vittorio Sgarbi
Prosegue una tradizione di studi e ricerche italiane sui rapporti tra produzione artistica e disagio psichico in un percorso che attraversa momenti fondamentali della storia dell'arte. In mostra quasi 400 opere tra dipinti e sculture, che illustrano il complesso rapporto tra arte e follia, dando vita ad un percorso espositivo articolato in 10 diverse sezioni. Opere di Van Gogh, Kirchner, Munch, Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue...
Al via dal 31 gennaio una straordinaria esposizione con le opere dei grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea
L’ARTE , IL GENIO E LA FOLLIA in mostra a Siena. Da un’idea di Vittorio Sgarbi quasi 400 opere raccontano il complesso rapporto arte, genio e follia: Van Gogh, Kirchner, Munch, ma anche Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue e Zinelli sono solo alcuni degli artisti che si potranno ammirare all’interno di “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista”. La mostra - che si terrà a Siena dal 31 gennaio al 25 maggio 2009 nel Complesso Museale Santa Maria della Scala – è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, ed è promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali e del Museo Santa Maria della Scala. Il catalogo è a cura della Fondazione Antonio Mazzotta che si è occupata del coordinamento scientifico generale della mostra.
“Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista” prosegue una tradizione di studi e ricerche italiane sui rapporti tra produzione artistica e disagio psichico in un percorso che attraversa momenti fondamentali della storia dell’arte. Quasi 400 opere tra dipinti e sculture, alcune delle quali di grande impatto emotivo, illustreranno il complesso rapporto tra arte e follia, dando vita ad un percorso espositivo articolato in 10 diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi del campo dell’arte e della psichiatria.
L’intento è quello di indagare “l’essere nel mondo” degli artisti attraverso i loro capolavori, senza tuttavia rinunciare alla fondamentale prospettiva storica e a tutti quei contributi che hanno studiato “arte, genio e follia” da punti di vista differenti, siano essi di natura artistica, scientifica o medica.
In mostra le opere dei protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, provenienti dai più importanti musei d’Europa: ricordiamo tra questi il Musée d’Orsay, il Musée National d’Art Moderne – Centre Georges Pompidou di Parigi, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Kirchner Museum di Davos, il Musée de Beaux-Arts di Lille, la Sammlung Prinzhorn di Heidelberg e la Collection de l’Art Brut di Losanna. Numerosi anche i musei italiani, quali: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, la Galleria Internazione d’Arte Moderna – Cà Pesaro di Venezia e il Museo Marino Marini di Firenze.
Hanno preso parte al progetto espositivo alcuni tra i maggiori centri italiani per la psichiatria: il Museo del Manicomio di San Servolo di Venezia, il Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro” di Reggio Emilia, il Museo Lombroso di Torino ma anche il Museo di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Coinvolti anche il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università degli Studi di Torino, il Museo di Antropologia dell’Università di Padova e il Museo Anatomico “Leonetto Comparini” dell’Università degli Studi di Siena, insieme ad altri centri europei, come il Musée de l’Assistance Publique, la Biblioteca Universitaria e il Musée d’Historie de la Médicine René Descartes di Parigi.
Tra i capolavori esposti il celebre Ospedale di Saint-Paul a Saint-Rémy-de-Provence di Vincent Van Gogh, proveniente dal Musée d’Orsay di Parigi, la Testa di Erna di Ernst Ludwig Kirchner, E nuova vita sorgerà dalle rovine di Otto Dix, Pace I di Gorge Grosz, l’Autoritratto con sciarpa rossa di Antonio Ligabue. Tra le opere attribuite a Hieronymus Bosch figura Le concert dans l’œuf, XVI sec., proveniente dal Musée de Beaux-Arts di Lille, accanto ad un dipinto fiammingo coevo di grandi dimensioni dedicato a Le tentazioni di Sant’Antonio. Un altro protagonista della mostra è Max Ernst, presente accanto ad altri surrealisti quali André Masson e Victor Brauner. Di Ernst sono esposte tra le altre opere anche L’ermaphrodite e La verre. Oltre al Giardiniere di Van Gogh, altro dipinto realizzato tra le mura dell’ospedale, proviene dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il Trionfo della morte di Renato Guttuso, opera esposta insieme ad alcuni dei capolavori di Mario Mafai appartenenti al ciclo Fantasia.
Di grande impatto è la galleria di sette busti a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali: sono i volti di Messerschmidt. Suggestiva la sezione in cui si affronta il disegno come forma primaria dell’espressione dell’inconscio attraverso le opere di Henri Michaux. Di grande importanza storica ed artistica sono poi le ampie antologie della Collezione Prinzhorn di Heidelberg, a cura di Giorgio Bedoni, e quella della sezione curata da Lucienne Peiry, dedicata alla Collezione dell’Art Brut di Losanna.
Il catalogo pubblicato dalla casa editrice Mazzotta vuol essere un punto di riferimento per tutti quegli studi e ricerche che uniscono il binomio genio-follia all’arte. Apre il volume il saggio di Vittorio Sgarbi ideatore della mostra a cui seguono interventi di moltissimi studiosi (qui di seguito elencati secondo l’ordine in qui compaiono nel volume): Giulio Macchi, Alfredo Civita, Francesca Vannozzi, Fabrizio Pavone, Luca Trabucco, Karin Schick, Fausto Petrella, Giorgio Bedoni, Lucienne Peiry, Augusto Tota (non ha scritto), Marco Alessandrini, Marzio Dall’Acqua, Sarah Demagistri, Raffaele De Grada, Marco Moretti, Jean-Jacques Lebel, Murielle Gagnebin, Hubert Klocker.
Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista rimarrà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10,30 alle ore 19,30 (http://www.artegeniofollia.it).
Alla mostra è abbinata la visita dell’ospedale psichiatrico San Niccolò prevista tutti i giorni, dalle 10 alle 17 solo su prenotazione telefonica. Il percorso di circa un'ora, con ingresso da Porta Romana, farà scoprire al visitatore l'articolazione in "villaggio a padiglioni diffusi" dell’ex manicomio e terminerà con l’arrivo all'ex colonia agricola Orto de' Pecci a pochi passi da Piazza del Campo.
La storia dell’ospedale psichiatrico San Niccolò con la sua attività, i suoi spazi, i suoi pazienti e il suo personale è documentata in un volume edito da Mazzotta.
Con il biglietto della mostra, sarà anche possibile visitare l’esposizione “La lente di Freud. Una galleria dell’inconscio” a cura di Giorgio Bedoni, aperta tutti i giorni e negli stessi orari presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala.
BIGLIETTERIA: Prenotazioni biglietti singoli: Tel. 055 4275405
http://www.b-ticket.com/b-ticket/Vernice/
Call center solo per gruppi e scuole, telefonico 199.199.111, e-mail: servizi@civita.it
Ufficio stampa
Agenzia Freelance per Vernice Progetti Culturali
ufficiostampa@verniceprogetti.it tel 0577 272123 - fax 0577 247753
Fondazione Antonio Mazzotta
ufficiostampa@mazzotta.it tel 02 8955803 / 02 8690050
inaugurazione venerdì 30 gennaio alle 18
Complesso Museale Santa Maria della Scala
tutti i giorni compresi i festivi 10,30/19,30
Biglietti Intero 8,00 euro, Ridotto 6,00 euro
Il biglietto vale anche per l’esposizione “La lente di Freud. Una galleria dell’inconscio” a cura di Giorgio Bedoni.