Transiti verticali. Noto per le sue iconografie del Seicento rivisitate da una pittura dall'apparenza elettronica, Pulini presenta ora una mostra che si sviluppa intorno ad un centinaio di negativi in vetro appartenenti all'Archivio Villani di Bologna.
Sabato 31 gennaio, la Next Art gallery è lieta di presentare la seconda personale di Massimo Pulini dal titolo “Transiti verticali”.
Impostosi sulla scena artistica con la realizzazione di iconografie del Seicento rivisitate da una pittura dall’apparenza elettronica, Pulini presenta una mostra che si sviluppa intorno ad un centinaio di negativi in vetro appartenenti all’Archivio Villani di Bologna. Recuperate con l’attenzione di un collezionista, le lastre fotografiche (documentazione di antichi dipinti e di arredi storici), presentano soluzioni visive assai stratificate. Si tratta di veri e propri attraversamenti nella storia da leggere come un tutto organico. Dotata di cornice e di interventi materici diversi, la lastra diventa supporto e ambiente per immagini che sanno confrontarsi e dialogare creando incroci di tipo postcitazionista.
Il bianco usato per questo tipo d’intervento diventa contrasto linguistico e perfino psicologico tra un passato volto a documentare e preservare la conoscenza del patrimonio artistico italiano e un presente dal volto inevitabilmente più ambiguo e oscuro.
A cura di Matilde Puleo la mostra presenta inoltre, alcuni lavori realizzati su forme circolari appositamente studiati per consegnarci un allestimento che accompagni lo spettatore in un universo poetico rarefatto nel quale la linea si spezza per condurre l’osservatore al limite del silenzio. Basata sul contrappunto tra la disposizione perpendicolare delle lastre e la morbidezza delle altre forme, la mostra s’indirizza verso la ricerca delle entità primarie dello spazio, così come singolarmente, ogni lavoro indaga la natura simultanea, misteriosa e anfibia del tempo.
Interventi sulla stratificazione della memoria che si configurano come singolari e accattivanti risonanze armoniche tra le varie epoche, dando vita ad un alternarsi di immagini che giocano con il campionario visivo della nostra cultura. Una testimonianza che sottolinea con forza il fascino dell’oggetto trovato e che collabora alla collezione di ricordi e di figure sopravvissute e da riscoprire. Se non altro, per cogliere i fenomeni che le cose ordinarie spesso nascondono.
Massimo Pulini nato a Cesena nel 1958, conduce un’intensa attività d’artista e di ricercatore storico. E’ titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha pubblicato una serie di libri sui temi artistici della copia, dell’anonimato, del non finito e curato diverse esposizioni dedicate alla pittura emiliana del seicento. Come artista, dal 1975 a oggi ha tenuto numerose mostre in spazi privati e musei internazionali. Protagonista di grandi progetti a Villa Adriana e a Palazzo della Pilotta a Parma, recentemente è stato invitato alla mostra dal titolo “Novecento” realizzata alle Scuderie del Qurinale a Roma.
Inaugurazione 31 gennaio 2009 dalle ore 18
Next Art Gallery
via della Bicchieraia 20 - Arezzo
Orari galleria: dal mercoledì al sabato dalle ore 16:30 alle 19,30. Sabato mattino 10:30 - 13:0., Domenica 17:00 - 19:00.
Altri orari su appuntamento.
Ingresso libero