L'acrobata nello spazio. Retrospettiva dedicata ad uno dei massimi esponenti dello Spazialismo. In mostra una ventina di opere realizzate dagli anni '40 agli anni '70 - dalle tele alle spirali, dai totem ai sugheri - che coprono interamente l'iter di questo artista poliedrico e attratto dal rischio. A cura di Luca Tommasi.
a cura di Luca Tommasi
Cadde come una delle sue spirali Roberto Crippa, protagonista del Movimento Spaziale e della scena artistica milanese per tre decenni. Un amour fou , la passione per il volo acrobatico, che il 19 marzo del 1972, a soli cinquantun'anni, mentre volava sopra il cielo di Bresso, gli costò la vita.
Le opere di Roberto Crippa, uno dei più importanti esponenti dello spazialismo, saranno esposte presso la Galleria Civica “Ezio Mariani” (via Cavour) dal 31 gennaio al 1 marzo nella mostra intitolata “Roberto Crippa. Opere: 1949-1967”. La personale, curata da Luca Tommasi, sarà inaugurata sabato 31 gennaio alle ore 17.
In mostra una ventina di opere che coprono interamente l’iter di questo artista poliedrico e attratto dal rischio, dalla fine degli anni Quaranta alla fine dei Sessanta, dalle tele alle spirali dai totem ai sugheri.
Roberto Crippa nel 1948, a 27 anni (era nato a Monza nel 1921), partecipa alla Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia. Dopo gli studi all'Accademia con Carpi, Funi e Carrà, conosce Lucio Fontana e si avvicina allo spazialismo. Nel 1951 firma, con Fontana e Gianni Dova, il "Manifesto dell'Arte Spaziale". In quell’anno si reca a New York dove conosce Alexander Jolas, un importante gallerista che gli organizzerà alcune mostre personali e dove si avvicina al lavoro di Jackson Pollock.
Per Crippa inizia un’intesa attività espositiva. Nel 1954 partecipa alla Biennale di Venezia e alla X Triennale di Milano, mentre l’anno seguente fanno la loro prima apparizione i totem. Tra il 1956 e il 1958 i totem pittorici evolvono in sculture antropomorfe in ferro, in stretta connessione con l’arte tribale. Nel 1956, oltre alla Biennale di Venezia, Crippa è presente in collettive a Tokyo, Hiroshima, Amsterdam, Madrid e in personali a Parigi e Roma; 1957, anno in cui realizza i primi sugheri, cortecce e legni, è a New York, Londra, Buenos Aires; nel 1960 inaugura la produzione di amiantiti, collages con sugheri, giornali, veline plastificate ed altri materiali e inizia una stagione espositiva importante in Giappone, Olanda, Stati Uniti, Australia, Francia;
Instancabile nella ricerca e nella sperimentazione, Crippa tenne il passo con le espressioni che si avvicendavano sulla scena del secondo dopoguerra, dal New Dada al Pop all'astrattismo polimaterico. Nel 1968 è nuovamente invitato alla Biennale di Venezia e alla Biennale di Mentone, nel 1971, poco mesi prima della morte, Milano gli dedica una importante personale a Palazzo Reale.
Il catalogo, in vendita a 10 euro, è edito da Silvana Editoriale
Inaugurazione sabato 31 gennaio alle ore 17
Galleria Civica Ezio Mariani
via Cavour, 26 Seregno (MI)
orari: feriali dalle 16.30 alle 19, festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.
ingresso libero