Associazione Culturale Satura
Genova
piazza Stella, 5/1
010 2468284 FAX 010 6046652
WEB
Quattro mostre
dal 6/2/2009 al 24/2/2009
mart-sab 16-19

Segnalato da

Maura Ghiselli




 
calendario eventi  :: 




6/2/2009

Quattro mostre

Associazione Culturale Satura, Genova

Rita Malaguti realizza le sue sculture equilibrando la linea e lo spazio. Francesca Ghizzardi mette in mostra la sua produzione pittorica piu' recente. Sofia Paoletti in "Trasparenze" propone acquarelli sul tema dell'antroposofia. Infine Giovanna Lox propone sculture che mostrano forme essenziali, plasmate da pochi gesti.


comunicato stampa

Giovanna Lox
a cura di Maura Ghiselli

Citando un famoso saggio di E.H. GOMBRICH, che analizza la fondamentale importanza di luci ed ombre all’interno della storia dell’arte, così come, in maniera più ampia, all’interno della conoscenza umana, “…l’occhio è uno strumento che si è evoluto in milioni di anni per permettere alla maggior parte degli organismi dotati di movimento di trovare la propria strada nel mondo…si tratta di un risultato che dipende quasi esclusivamente dalle modificazioni che intervengono nella luce ambientale quando essa cade sugli oggetti che si trovano all’interno del nostro campo visivo…ma le informazioni che i nostri occhi sono capaci di trasmettere al cervello sono così varie e molteplici che la nostra percezione deve essere SELETTIVA.”

Le figure ingenuamente abbozzate da Giovanna Lox, mostrano forme semplici, plasmate da pochi gesti, essenziali ma al contempo incisivi, che ci richiamano ad un’immediatezza espressiva, la quale trova proprio nel ricercato e consapevole gioco tra luci ed ombre un alleato prezioso ed indispensabile, protagonista della scena non meno della creta dalla quale nascono. I suoi soggetti, che prendono corpo e vita da questa volontà di comunicare attraverso forme solo timidamente delineate, sono percepite da chi le osserva in maniera totalmente completa e finita: poche parole, ma che si fanno capire.

E quello che ci sfugge tra le righe ci regala il piacere di una libera e soggettiva interpretazione personale.
Si tratta di una scultura che ambisce a descriversi con un solo gesto, anziché con dovizia di “parole” e particolari.
Tornando a Gombrich, questo perché “…non dobbiamo presumere che gli artisti non vedano ciò che non realizzano.”

Inaugurazione ore 17

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SCULTURE
mostra personale di Rita Malaguti
a cura di Luisa Caprile

Rita Malaguti ha iniziato a lavorare nel mio studio circa quattro anni fa, acquisendo un’indipendenza ed un’autonomia non solo formale, ma sostenuta da una solidità costruttiva che è insita nella struttura stessa del suo lavoro.

Il suo procedimento del modellare la superficie è un rapporto costante tra due realtà sempre presenti nel suo fare scultura: la linea e lo spazio.

Il controllo strutturale e compositivo vanno di pari passo ad una gestualità plastica, suggerita da ritmi legati all’emozione: il richiamo è dato dal modo in cui muove i piani e le superfici in un impianto strutturale che è sempre presente.

In tutto questo lavoro, che è il fare scultura Rita Malaguti nel rigore geometrico e strutturale di ritmi di linee nello spazio si esplica di la sua ricerca, il corretto approccio alla comprensione del suo lavoro.

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PRESENZE
mostra personale di Francesca Ghizzardi
a cura di Ghiselli Maura

“…e ci vediamo come esseri che sono
da un lato natura, dall’altro spirito;
in cui l’anima distingue l’essere dal destino.”
Georg Simmel, “Michelangelo”

La produzione recente della pittrice Francesca Ghizzardi è, oltre ad una dimostrazione di ormai non comune dominio tecnico sul segno e sul colore, anche e soprattutto un’immersione rivelatrice in una dimensione che va ben oltre la mera spazialità fisica del quadro dipinto, bensì che ci conduce all’interno di un percorso intimo e contemporaneamente universale intrapreso dall’artista nell’arco della sua vita di donna e, inscindibilmente, di artista.

Questa raccolta di dipinti ha l’obbiettivo di mettere in scena, attraverso il suo più riuscito stadio di momentaneo arrivo, il risultato di una consapevole ma sempre libera e sincera indagine di sé in stretto ed inscindibile rapporto con gli eventi circostanti.
Ci troviamo di fronte ad una rappresentazione figurativa dell’ “ALTRO”, che ha un’indiscutibile proiezione con l’ “IO” della sua esecutrice.

In questo caso, la ritrattistica propria di questi elaborati pittorici non risponde più alla domanda “Chi sei tu?”, piuttosto vuole essere la risposta ad un’altra questione: “Chi sono io?”. Domanda che trova il suo riscontro all’interno di ogni singolo, se pur decisamente a sé stante ed autonomo, elaborato pittorico realizzato da Francesca. La pittura messa in atto attraverso queste potenti immagini possiede una doppia valenza: quella strettamente formale espressa attraverso l’impulsivo ma governato e consapevole gesto pittorico dell’artista e quella che, sempre attraverso gli strumenti della pittura, dà voce e forma al sentimento interiore e intimo di Francesca.

In questo caso, è decisamente esplicativo un passo tratto da un saggio sull’autoritratto scritto dallo storico e critico d’arte Alberto Boatto: “…così il volto del vicino, con la sua mimica caratterizzata, ci resta sempre più familiare del nostro viso..per questa cecità che regola i rapporti con noi stessi possiamo continuare a vivere in uno stato di inconsapevolezza, in grado di ripararci e che garantisce la libera espansione della nostra vitalità.”

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TRASPARENZE
mostra personale di Sofia Paoletti
a cura di Erica Bailo

Le opere esposte portano in mostra la produzione ad acquerello di Sofia Paoletti.
Ritroviamo qui, come nelle sue opere su tela, quella ricerca che segue la linea tracciata dall'antroposofia, teoria postulata da Rudolf Steiner agli inizi del Novecento. L'antroposofia, o scienza dello spirito, teorizza l'esistenza di un mondo spirituale accessibile attraverso un processo di sviluppo interiore, “una via di conoscenza che porta lo Spirituale nell'essere umano verso lo Spirituale nell'universo”. L'attività artistica, per Steiner, è un ponte tra la realtà materiale e quella spirituale, una via per raggiungere livelli più alti di consapevolezza.
Attraverso facoltà quali immaginazione e ispirazione, Sofia Paoletti riesce a dare forma ad esperienze spirituali. Nelle opere in mostra l'allontanamento dalla figurazione conduce ad uno spazio psichico, un paesaggio interiore che si materializza attraverso delicate trasparenze.

Alcune di queste opere hanno titoli che le collegano alla musica, infatti i colori come i suoni possono liberarsi nello spazio privi di legami con la realtà oggettiva. Un linguaggio artistico fortemente intriso di poesia è ciò che accomuna tutte le opere di Sofia Paoletti, sia che ci si trovi di fronte a soggetti figurativi, come paesaggi rarefatti, o a visioni spirituali che prendono forma attraverso delicati equilibri cromatici, evocando nella realtà dell'opera quelle esperienze interiori altrimenti inaccessibili.

Associazione Culturale Satura
piazza Stella, 5/1 - Genova
Orario: dal martedì al sabato ore 16:00 – 19:00 chiuso lunedì e festivo
Ingresso libero

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