Gregorio Guglielmi
Marco Benefial
Pierre Subleyras
Jean-Francois de Troy
Gaetano Lapis
Edith Gabrielli
Pittore romano del Settecento. L'esposizione ripercorre la vicenda artistica e umana di un grande maestro attraverso 20 capolavori provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. Tra le opere in mostra un'imponente pala d'altare, un grande affresco ed opere di grandi maestri del passato suoi contemporanei: Marco Benefial, Pierre Subleyras, Jean-Francois de Troy e Gaetano Lapis.
Il 5 febbraio 2009 s'inaugura a Roma, ospitata nei saloni dell’Ex convento di Sant’Agostino, oggi sede dell’Avvocatura Generale dello Stato che per l’occasione apre per la prima volta al pubblico, la mostra “Gregorio Guglielmi, pittore romano del Settecento”. La prima retrospettiva interamente dedicata a Gregorio Guglielmi, grande protagonista del Settecento romano ed europeo, è stata ideata e fortemente voluta dal Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, Prof. Claudio Strinati e curata dalla storica dell’arte della stessa Soprintendenza, Edith Gabrielli.
La mostra è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio, Storico, Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma di concerto con l’Avvocatura Generale dello Stato.
L’esposizione ripercorre la vicenda artistica e umana di un grande maestro del passato a lungo dimenticato, attraverso 20 capolavori provenienti dai musei e dalle collezioni di tutto il mondo.
Gregorio Guglielmi fu uno degli artisti più richiesti e apprezzati del suo periodo: lavorò per chiese come quella di Santa Maria in Vallicella a Roma e di San Michele Arcangelo a Caprarola, per residenze nobiliari, come Palazzo Corsini a via della Lungara, e per alcune delle corti europee più importanti del Settecento, da quella di Vienna, dove realizzò gli affreschi nella reggia di Schönbrunn, fino alla Russia di Caterina II.
Tra le opere presenti in mostra: la “Santa Caterina”, imponente pala d’altare di oltre 6 metri, proveniente dalla chiesa di Santa Caterina a Praga; il grande affresco della “Moltiplicazione dei pani e dei pesci”, conservato all’interno del salone vanvitelliano dell’Ex convento di Sant’Agostino e il bozzetto preparatorio per l’affresco, proprietà del Minneapolis Institute of Art. Ai lavori di Guglielmi sono accostate le opere di grandi maestri del passato, suoi contemporanei: Marco Benefial, Pierre Subleyras, Jean-François de Troy e Gaetano Lapis.
Organizzata nello stesso luogo in cui Guglielmi lavorò e realizzò il suo massimo capolavoro, l’affresco della “Moltiplicazione dei pani e dei pesci”, l’esposizione ha rappresentato anche l’occasione per riportare alla luce dipinti inediti, come i due tondi ad affresco nella cappella del convento, e, allo stesso tempo, per mostrare, grazie ai restauri effettuati, le opere già note nel loro splendore originario. Sarà inoltre possibile visitare l’Ex convento di Sant’Agostino che, per la prima volta, verrà aperto al pubblico. Durante tutto il periodo della mostra sarà infatti possibile partecipare a visite guidate, che si terranno due volte al giorno alle 15. 00 e alle 17. 00.
Il 5 febbraio sarà inoltre presentato un volume dedicato all’Ex convento di Sant’Agostino “La Chiesa, la Biblioteca Angelica, l’Avvocatura Generale dello Stato. Il Complesso di Sant’Agostino in Campo Marzio”, edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato – Libreria dello Stato. L’opera racconta la storia dell’ordine degli Agostiniani, della chiesa e del convento dalla costruzione ai giorni nostri, della Biblioteca Angelica e dell'Avvocatura Generale dello Stato attraverso alcuni importanti contributi. Tra questi ricordiamo i saggi dell’avvocato dello Stato Giuseppe Fiengo, che si è occupato anche del coordinamento editoriale del volume, e quello dell'architetto Francesco Scoppola, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria, autore di un’attenta riflessione sulla vicenda architettonica del Complesso. L’ architetto Federica Galloni, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, ha analizzato i restauri effettuati mentre il Prof. Claudio Strinati e la curatrice della mostra Edith Gabrielli hanno dedicato i loro saggi all’esame dei capolavori conservati nel Complesso. Proprio grazie alle ricerche effettuate durante la preparazione del volume Claudio Strinati ha avuto modo di riconoscere e attribuire al grande scultore fiorentino Andrea Sansovino un rilievo raffigurante la Madonna con il Bambino nascosto all'interno del convento.
BIOGRAFIA
Gregorio Guglielmi nasce a Roma nel 1714. Formatosi nella bottega di Francesco Trevisani, lavorò in Italia e nelle maggiori corti europee del Settecento.
Il suo percorso artistico inizia nei primi anni trenta: la sua prima commissione di rilievo è per la Chiesa di Santa Caterina a Praga, per cui l’artista realizza due pale d’altare (1739).
Negli anni ’40 il pittore è ancora in Italia e lavora per la Chiesa di San Michele Arcangelo a Caprarola, per cui esegue una pala d’altare raffigurante l’incredulità di San Tommaso, mentre nel 1745 inizia i lavori per gli affreschi della corsia grande del nuovo braccio dell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, su commissione di papa Benedetto XIV.
La fama raggiunta in quegli anni lo porta a lavorare a Palazzo Corsini alla Lungara e nella Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli. Per Palazzo Corsini Guglielmi esegue le decorazioni per la biblioteca, affiancato da altri grandi protagonisti del periodo: Sebastiano Conca, Vincenzo Meucci ed Etienne Parrocel.
Dal 1748 entra a far parte dell’Accademia di San Luca, traguardo professionale di notevole importanza per qualsiasi artista dell’epoca.
L’incarico per la decorazione del convento degli Agostiniani arriva nel 1750, anno del Giubileo, dal potente Generale Agostino Gioia, il quale aveva promosso la ristrutturazione dell’edificio, conferendone l’incarico all’Architetto Luigi Vanvitelli.
È all’interno del refettorio che Guglielmi realizza il suo capolavoro, l’affresco della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui introduce importanti e significative novità, come la forte vena illusionistica e scenografica, che fanno apparire l’intero ambiente rappresentato nel dipinto come un “teatro”.
Negli anni seguenti Guglielmi lavora nelle corti di tutta Europa: Dresda, Vienna, Bruxelles, Berlino e San Pietroburgo. Ma è a Vienna che realizza gli affreschi per il Castello di Schönbrunn, apice della concezione decorativa del rococò europeo.
La commissione del castello di Vienna rappresenta il momento più alto della sua carriera professionale.
Nel 1762 decide di tornare a Roma, da cui riparte l’anno seguente alla volta di Berlino, in cui gli viene conferito l’incarico di decorare due soffitti del palazzo imperiale.
Negli anni successivi si sposta in Italia, lavora a Bergamo e a Torino, in Germania, in Polonia e in Russia dove si spegne, misteriosamente, nel 1773.
EX CONVENTO DI SANT’AGOSTINO
Il convento di Sant’Agostino, oggi sede dell’Avvocatura Generale dello Stato, fu edificato per volere del Cardinale d’Estouteville, ed ampliato successivamente nel XVII secolo.
La ristrutturazione del convento primitivo fu voluta da Padre Agostino Gioia, Priore generale dell’Ordine, che diede l’incarico all’Architetto Luigi Vanvitelli.
Il progetto fu approvato nel 1745 e i lavori ebbero inizio nel 1746. Il Vanvitelli fu assunto ufficialmente il 7 marzo 1747 e gli fu assegnato come assistente Antonio Rinaldi.
Vanvitelli realizzò la Sala Vanvitelliana (il refettorio) e la sovrastante sala capitolare (oggi Biblioteca dell’Avvocatura generale di Stato), riducendo la superficie originaria del convento.
Parti della facciata del convento furono realizzate da Felice Antonio Casoni e da Domenico Castelli.
Ma la vera “chicca” dell’edificio è la Sala Vanvitelli, così chiamata dal 1968 ed oggi adibita a sala per le riunioni dell’Avvocatura. La sala a pianta rettangolare ha la volta a botte e quattro finestre sui lati maggiori. Sulla parete di fronte all’ingresso l’affresco con la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gregorio Guglielmi.
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Inaugurazione: 5 febbraio alle ore 11 presso la Biblioteca Angelica
Ex convento di Sant’Agostino (sede dell'Avvocatura Generale dello Stato)
via dei Portoghesi, 12 Roma
aperto tutti i giorni 10 – 19
Ingresso gratuito