La Porta Blu Gallery
Roma
Arco degli Acetari, 40
06 6874822 FAX 06 97259049
WEB
Elise Blue e Chiara Tommasi
dal 6/2/2009 al 22/2/2009
Mart-Sab 17-20

Segnalato da

Susanna Horvatovicova




 
calendario eventi  :: 




6/2/2009

Elise Blue e Chiara Tommasi

La Porta Blu Gallery, Roma

La doppia personale nasce in seno a 'Immersioni', un progetto espositivo incentrato sulle mutazioni del concetto di spazio immersivo, dell'invasione dell'immaginario nell'ambiente. Elise Blue presenta 'Leaping into Stratophere' e realizza una performance che inizia alle 18:40 a Campo dei Fiori e prosegue presso La Porta Blu Gallery; Chiara Tommasi presenta 'Northdown Flat B1'.


comunicato stampa

a cura di Anna Cerniglia e di Susanna Horvatovičova

Sabato 7 febbraio alle ore 19:00 presso LaPortaBlu Gallery, via Arco degli Acetari 40 Roma, si inaugura la mostra Leaping into Stratophere di Elise Blue e Northdown Flat B1 di Chiara Tommasi.a cura di Anna Cerniglia e di Susanna Horvatovičova. In occasione dell’inaugurazione della mostra, Elise Blue realizzerá una performance artistica che inizierá alle 18:40 a Campo dei Fiori e proseguirá presso LaPortaBlu Gallery.

La doppia personale nasce in seno Immersioni, un progetto espositivo incentrato sulle mutazioni del concetto di spazio immersivo, dell‘invasione dell‘immaginario nell’ambiente; prosegue la ricerca artistica dei situazionisti e di Guy Debord, gli esperimenti multimediali di Studio Azzurro, dei video di Bill Viola, ma capovolge i termini e arriva a dare la fredda sensazione acquatica dell’essere al mondo. L’installazione di Elise Blue e la video proiezione di Chiara Tommasi mostrano un ambiente mobile e statico allo stesso tempo, un processo mentale e fisico, uno sconfinamento fluido, acquatico, sgusciante, che non necessita dell’interattività e della virtualità dei New Media, dell’uso di interfacce e protesi sensoriali prefigurate dallo storico McLuchan che condizionano l’immaginario della collettività e la fruizione del paesaggio postmoderno. Lo spazio di vita diventa un luogo che filtriamo e costruiamo dove immergersi attraverso il nostro immaginario. L’inversione di marcia delle artiste riporta in parte alla teoria del “complotto dell’Arte“ del critico Baudrillard, il quale sostiene che ora l’arte si sta riducendo ad essere semplicemente quel che esiste e nulla più, che sta arrivando alla decostruzione del gesto più banale.

Nella video proiezione Northdown Flat B1 Chiara Tommasi si dispiega un’immagine che si rivela lentamente. Il video riprende una cittá anonima, grigia, fredda come Shanghai, dove non si distingue il giorno dalla notte. L‘acqua scandice e rallenta il tempo allontanando i rumori e la frenesia esterna. La protesi multimediale dei video di Bill Viola che amplificano la percezione sensoriale dello spettatore cede il passo ad un’immagine essenziale: una telecamera fissa inquadra il corpo nudo di Chiara, che attende quasi immobile di essere sommersa dall’acqua. La video proiezione segue il tempo reale, apre la visione a diversi livelli della coscienza, sposta l’attenzione dall‘esterno all‘interno, dalla vita caotica di Shanghai ad un‘intimitá ambigua, quasi forzata. L’intimità viene conquistata dall’artista gradualmente con il silenzio e l’immersione. l’intensità della scena cresce fino a raggiungere un punto di saturazione tale da preludere all’atto dell’emersione. L’immersione-emersione di Chiara Tommasi rivela la sua visione, diviene un momento di risveglio, una ri-nascita, una presa di coscienza di qualcosa di indefinibile, un cambiamento che si rivela inaspettatamente in un‘istante e che lascia un interrogativo aperto.

Elise Blue sviluppa una iperbole che devia il processo dell’immersione e dell’emersione verso quello dell’esplosione. Gioca d’azzardo, amalia la vista con immagini brillanti come la societá impone e, allo stesso tempo, ne mostra la violenza. Blue si concentra sulla terrifica bellezza dell’esplosione della bomba atomica, la ripetizione seriale della medesima scena pone l’accento sulla reiterazione negli anni delle esercitazioni nucleari, come ricorda l’artista: ”..Operation Buster-Jangle, Operation Crossroads, The Manhattan Project, these are the names of the projects that developed the worlds first atomic bombs…The period from 1945-1963 witnessed dozens of nuclear tests that were all well documented by the military. Clouds scatter across the sky as the blast sucks the earth up into a vacuum and the mushroom cloud billows forth. These are stunning apocalyptic images...”.

Elise Blue lavora sullo spazio e sulla sua trasformazione realizzando installazioni site-specifc che ripetono ossessivamente lo stesso motivo attraverso una serie di piccoli acquarelli denominati a Bomb series. L’espansione dell’installazione nell’ambiente si riflette nell’esplosione di colori degli acquarelli dietro cui si nasconde la visione inquietante della reazione nucleare. L’artista si interroga in nuce sul senso dell’ordigno nucleare, sulla sua latente distruttivitá e sull’ottenebramento della coscienza che esso genera. Gli eccessi dell’umanitá si rivelano nell’istinto primordiale di dominio sulle leggi della natura, nella sublime intensitá di un’esplosione che richiama alla mente una visione apocalittica. L’installazione ambientale Leaping into Stratophere / Tuffo nel Vuoto di Elise Blue rimane una domanda aperta, uno slancio verso l’irragiungibile nella stratosfera e nell’ignoto, un tuffo verso l’etere. Possiamo forse credere di potere superare il mito di Icaro? Possiamo forse tendere al sublime senza sapere di poter cadere nel vuoto trascinando con noi l’intera umanitá? (Testo critico a cura di Susanna Horvatovičova)

Inaugurazione Sabato 7 Febbraio´2009, ore 19

LaPortaBlu Gallery
Arco degli Acetari 40, Roma
Orari: dalle 17:00 alle 20:00 dal Martedì al Sabato
ingresso libero

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