In mostra 5 artisti tedeschi: Gunther Forg, Eberhard Havekost, Thoralf Knobloch, Michael Van Ofen e Thomas Scheibitz. Selezionati da Helena Kontova, gli autori sono figli del miracolo economico che ha caratterizzato il Paese dagli anni '50 in poi. Il titolo fa riferimento ai 64 anni trascorsi fino a oggi. In terra germanica tutto si fonde senza soluzione di continuita', nel nome sacro della Pittura.
CONDUITS / Gea Politi è lieta di presentare la
mostra Germania Anno 64, che vede protagonisti 5 variegati artisti della
scena tedesca: Gunther Forg, Eberhard Havekost, Thoralf
Knobloch, Michael Van Ofen e Thomas Scheibitz. Provenienti dalla
collezione del Flash Art Museum, i 5 artisti, selezionati da Helena
Kontova, sono figli del miracolo economico che ha caratterizzato la
Germania del dopoguerra dagli anni 50 in poi. Il titolo fa riferimento
ai 64 anni trascorsi fino a oggi.
La Germania sa
di pittura: non è un caso che New York, epicentro dell'arte,
pulluli da anni di piccoli epigoni di Kippenberger, Polke e Richter.
Figurazione e astrazione, ritratto e paesaggio, good & bad
painting... In terra germanica tutto si fonde senza soluzione di
continuità, nel nome sacro della Pittura.
A sostenere
quest'attitudine con un astrattismo di sapore post-strutturalista
è Gunther Forg (Fussen, 1952), attraverso le sue
"cromatie segniche" che fanno scuola da oltre un decennio.
Eberhard Havekost (Dresda, 1967), che esplora le
caratterische dell'architettura post-bellica, alterandone l'aspetto al
computer per poi riprodurle su tela.
Thoralf
Knobloch (Bautzen, 1962), partendo da un assemblaggio fotografico,
è particolarmente interessato al modo in cui la pittura riesce a
fondere sia la realtà in atto che quella in potenza.
Michael Van Ofen (Essen, 1956), trae la sua ispirazione dal
diciannovesimo secolo: oltre ai vecchi maestri come Frans Hals e Jacques
Louis David, fa riferimento a tableaux storici di pittori meno noti che
lui reinventa creando composizioni rigorosamente bilanciate.
Thomas Scheibitz (Radeberg, 1968), scompone il concetto di
architettura attraverso le sue tele geometriche dai colori sfavillanti.
Gesamtkunstwerk o Zeitgeist? In un'intervista
recente Liz Taylor ha raccontato di aver adornato - in una sorta di
inconscio situazionismo post-mediatico - un suo quadro di Van Gogh con
un acchiappasogni. è questo il futuro e il destino della pittura?
Immagine: Gunter Forg
Inaugurazione: Mercoledi', 11 Febbraio alle 18:30
CONDUITS/GEA POLITI
Viale Stelvio 66
Milano
Orari
da martedì a sabato
15 - 19
e su appuntamento.
ingresso libero