Settecentonovantatre. Un archivio fotografico delle trasformazioni a cui l'uomo sottopone il contesto in cui va ad insediarsi o a percorrere anche momentaneamente: dalle nuove citta' asiatiche costruite all'alba del 2000 al recente insediamento a Dubai, dalle fila di persone che si riuniscono al fiume Gange per l'annuale rituale sacro alle foto della distese ghiacciate inesplorate del polo nord viste da un elicottero.
BASE / Progetti per l'arte festeggia il suo decimo anno di attività
presentando venerdì 14 febbraio dalle ore 19 un progetto di Armin Linke
sull'idea di archivio dal titolo settecentonovantatre.
Settecentonovantatre sono alcune delle immaginiche Armin Linke ha raccolto
in 20 anni come fotografo girando il mondo per lavoro producendo all'incirca
trentamila provini. Il suo è un archivio delle trasformazioni a cui l'uomo
sottopone il contesto in cui va ad insediarsi o a percorrere anche
momentaneamente: dalle nuove città asiatiche costruite all'alba del 2000 al
recente insediamento a Dubai, dalle fila di persone che si riuniscono al
fiume Gange per l'annuale rituale sacro alle foto della distese ghiacciate
inesplorate del polo nord viste da un elicottero, dai ritratti alla
documentazione di performance musicali o delle arti visive.
All'interno di
BASE queste immagini saranno presentate in quanto quadreria, come un video
(Flocking), e come un grande index su tutta una parete in cui il concetto
di associazione e narrazione per immagini avrà il sopravvento sulla singola
foto. Settecentonovantatre non è l'esposizione dell'archivio di foto
dell'artista, ma un modo per riflettere sulla sua ragion d'essere che
coincide anche con l'utilizzo da parte del pubblico.*Settecentonovantatre*è
una riflessione su come possono essere interpretate e quindi presentate,
fruite e associate tra di loro queste immagini. Il materiale è lo stesso ma
mutando l'organizzazione muta anche in un certo senso il materiale stesso.
Armin Linke (nato nel 1966 a Milano. Vive e lavora a Milano) è uno dei più
riconosciuti fotografi internazionali. Le sue immagini sono caratterizzate
da una sorta di meraviglia per la realtà infusa da uno sguardo empatico per
gli oggetti che fotografa. Parallelamente a questo suo percorso da sempre ha
sviluppato una riflessione su come si può creare una interazione con il
pubblico in un momento in cui le nuove tecnologie ci danno l'illusione della
democratizzazione dell'informazione e le immagini divengono sempre meno
ingombranti e il modo della loro distribuzione coincide con la loro
creazione. Il progetto di Base risponde a questa esigenza e domanda
dell'artista che precedentemente lo ha portato a collaborare con il gruppo
Stalker nel 2000 per realizzare strutture architettoniche inedite che
ospitassero le sue foto o a collaborare con Herzog & de Meuron per
realizzare la struttura, per la Biennale di Venezia del 2003 (book on Demani
per Utopia Station), per esporre il progetto the book on the mand con cui il
pubblico accedendo all'archivio in rete dell'artista poteva autoprodursi in
tempo reale il suo libro personale di immagini o a collaborare con lo ZKM e
gli studenti di del corso di Curatorial Design e peter hanappe del
Laboratorio di Intelligenza Artificiale della Sony (CSL, Paris) per
individuare un nuovo software con cui i fruitori possono in maniera diretta
influire sull'organizzazione dell'archivio nello spazio fisico della mostra
e in rete diventandone i curatori.
Tra le mostre principali ricordiamo: Armin Linke, Klosterfelde, Berlin
(2007); Flash Cube Leeum-Samsung Museum of art Seul (2007); Trans.it
National Museum of Contemporary Art Bukarest (2006); Architecture Invisible,
Centre Culturel Suisse, Paris (2005); 9° Mostra Internazionale di
Architettura, Biennale di Venezia (2004); 50a Esposizione Internazionale
d'Arte, Biennale di Venezia (2003); Accademia Americana, Roma (2003); Museo
Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2003); 25° Bienal de São Paulo
(2002); Bienal de Valencia (2001).
Inaugurazione Venerdì 13 febbraio 2008, dalle ore 19
Base
via San Niccolo', 18R - Firenze
Orari: da martedì a sabato, dalle 18 alle 20 / 0-24 come vetrina
Ingresso libero