Abused, Sapphic & Fisting. L'esposizione presenta una serie di lavori pittorici che affrontano idealmente le categorie pornografiche specificate nel titolo. Il corpo e' protagonista: da oggetto materiale diventa pretesto e materia di studio.
In esposizione diversi lavori pittorici (2008/2009) che affrontano idealmente le categorie pornografiche specificate nel titolo.
Il corpo che da oggetto materiale diventa pretesto, che dalla sua oggettificazione diventa materia di studio da rivoltare come un guanto che possa mostrare all'esterno la propria superficie interna. Superficie che come simulacro possa rappresentare il desiderio della carne nel suo ricordo. Memoria che porta l'uomo all'azione verso il soddisfacimento dei propri bisogni senza mai raggiungerli pienamente, facendo si che il desiderio alimenti solamente se stesso e che si auto-rigeneri, in un moto circolare senza fine.
Corpo rappresentato nella sua pornografia che, come simulacro del sesso, diventa finzione del simulacro nella sua rappresentazione, quindi, per assurdo, di nuovo corpo, disteso, rarefatto, inorganico. Raffigurazione per immagini che svelerebbero per eccesso di reale la loro irrealtà ma che a loro volta ritornano ad avere la propria carica nel gioco di negazione del visibile e dello scibile. La figurazione è sensuale ed evanescente, nella quale si perde l’oggetto concreto rappresentato in favore dell’oggetto del desiderio, oltrepassando la linea che dall’immagine pornografica porta alla pornografia dell’immagine, restituendo così a quell'eccesso di reale che abolirebbe l'immaginazione la potenzialità della propria seduzione.
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