L'arte nello sguardo e nella sensibilita' femminile. 4 scultrici internazionali si raccontano, tra esperienze di vita e percorsi creativi, in un comune progetto espositivo. Opere di Margot Homan, Morgana, Shelley Robzen e Zoe de L'Isle Whittier. A cura di Valentina Fogher e Chiara Celli.
a cura di Valentina Fogher e Chiara Celli
L’arte nello sguardo e nella sensibilità femminile. Quattro scultrici internazionali si raccontano, tra esperienze di vita e percorsi creativi, in un comune progetto espositivo. Si tratta di Margot Homan, Morgana, Shelley Robzen e Zoe de L’Isle Whittier. DonnaScultura, alla sua VII edizione, è un’iniziativa degli Assessorati alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Pietrasanta. Un’indagine sulla scultura femminile, a cura di Valentina Fogher e Chiara Celli.
DonnaScultura è la storia di quattro scultrici che hanno stabilito a Pietrasanta il centro della loro creatività. Quattro donne di diversa provenienza. La sacralità e la riservatezza dei loro mondi, il loro universo di pensiero e di emozioni si rivelano al pubblico consentendo di leggere l’opera da un privilegiato punto di osservazione, di partecipare, fase dopo fase, al processo creativo da cui nasce la loro scultura. Saranno Margot Homan (Olanda, Oss 1950), Morgana Orsetta Ghini (Italia, Roma 1978), Shelley Robzen (USA, Wilkes-Barre 1952), Zoe de L’Isle Whittier (Francia, Vaucluse 1959), ad aprire il loro privato, a far conoscere i rispettivi linguaggi espressivi. Ciascuna ha privilegiato una tecnica, un tema, forme e materia. La mostra, attraverso le opere esposte, oltre quaranta, consentirà di ripercorrerne il cammino artistico. In particolare sarà illustrata con fotografie, disegni e bozzetti, la genesi di una scultura che ciascuna considera particolarmente significativa nel proprio percorso creativo.
Dalla lontana Pennsylvania Shelley Robzen è giunta in Versilia nel 1974 per apprendere le tecniche di lavorazione del marmo. Lunghi soggiorni per creare opere in cui dà forma ai suoi pensieri con una scultura essenziale, diretta, ricca di fascino e mistero. Forme astratte, vivaci geometrie e forme naturali. Più recente è invece l’incontro tra Margot Homan e Pietrasanta in cui trascorre intensi periodi di lavoro presso laboratori e fonderie locali. Forme classiche, di fascino epico, linee morbide e sinuose. Nei marmi e nei bronzi Homan trasferisce lievi sussurri, palpiti d’animo, attese e assoluti silenzi che narrano di profonde emozioni chiuse nell’io più profondo. Al tema della femminilità Morgana dedica tutta la sua forza creativa con un approccio lucido e senza equivoci, una manualità energica e appassionata che la porta a scegliere nel suo studio di Pietrasanta i blocchi di marmo con la “madre cava” che altri artisti sono soliti scartare. Anche per Zoe de L’Isle Whittier la natura è una fonte inesauribile di espressione. Le sue forme disegnano lo spazio in un originale gioco di sguardi e di interpretazioni. Un nuovo ordine rivelato dalla mente dell’artista.
Alessia Lupoli - Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
Comune di Pietrasanta
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
Chiesa di Sant’Agostino
via Sant'Agostino, Pietrasanta (LU)
16-19 / lunedì chiuso
Ingresso libero