L'installazione di De Bernardo nasce da una passeggiata nel quartiere Paolo Sarpi di Milano; lo scoiattolino giocattolo che genera l'opera rappresenta un tipico prodotto di serie, presumibilmente made in China. De Lazzari propone una serie di disegni e collages, che esprimono l'inquietudine di un mondo nel quale i soggetti sono in bilico fra liberta' e costrizione.
La Galleria Simona Vendrame presenta la doppia personale degli artisti Oppy De Bernardo e Giovanni De Lazzari.
L’installazione Cip & Ciop, Working for Peanuts dell’artista svizzero Oppy De Bernardo nasce da una passeggiata nel quartiere Paolo Sarpi di Milano, noto per l’alta concentrazione di popolazione cinese e per la vasta offerta di prodotti e servizi a bassissimo costo. Lo scoiattolino giocattolo che genera l’opera rappresenta un tipico prodotto di serie, presumibilmente made in China, con caratteristiche in apparenza simili a quelle di un giocattolo occidentale.
“Il suo aspetto un po’ anonimo mi ha incuriosito e così ne ho comprato un esemplare che poi ho sventrato. L’orribile Mr. Hide che ho trovato al suo interno mi ha subito dato l’idea del lavoro”. La scelta del titolo, ripreso dall’episodio Working for Peanuts in cui Cip & Ciop – i ribelli dell’immaginario disneyano che sfuggono con astuzia alla disciplina – si adoperano per raggranellare un pugno di noccioline, vuole creare il parallelismo con la manodopera clandestina che lavora in cambio di compensi irrisori.
Attraverso un lavoro di ricerca sulla comunicazione e i suoi limiti, Oppy De Bernardo impiega mezzi tecnici semplici e immediati, stabilendo cortocircuiti e frizioni che mostrano le ambiguità più o meno nascoste all’interno dei linguaggi e delle situazioni appartenenti al quotidiano.
Giovanni De Lazzari propone in mostra una serie di disegni e collages, usati dall’artista come strumenti privilegiati per esprimere l’inquietudine di un immaginario intimo nel quale i soggetti sono tenuti in bilico fra una condizione di giocosa libertà e un’altra di paradossale costrizione. Le realtà quotidiane vengono proposte sottoforma di disegni miniaturizzati, che obbligano ad acuire l’attenzione per coglierne ogni aspetto: l’opera spesso è un esiguo frammento di un diario personale, in cui flash e appunti – di significato quasi misterioso – risultano necessari per ricostruire un ricordo.
Il silenzio che permea con tratto fragile e profili leggeri le opere di Giovanni De Lazzari esprime i sentimenti di stupore e smarrimento in maniera assolutamente non plateale. Il suo modo introspettivo di intendere l’arte si realizza nella piccolezza dei suoi lavori, in cui “l’erosione delle certezze, il senso di pericolo vivificante che può suggerire l’arte si dispiega quasi sottovoce, ma con una fermezza irremovibile” (Anna Daneri).
“Il motivo ricorrente delle opere esposte in occasione di questa mostra”, spiega l’artista, “riguarda il tentativo di ricomporre armonie compromesse (attinenti, ad esempio, al rapporto fra l’uomo e la natura) ricollocando ognuna di esse nel proprio luogo come si trattasse di un oggetto caduto”. Un'eventuale azione riparatrice non può, però, cancellare i segni della “rottura” poiché essi permangono nonostante il tentativo ideale di ritornare all’unitarietà perduta.
Oppy De Bernardo è nato a Locarno (Svizzera) nel 1970. Nel 2008 ha partecipato al XIV Corso Superiore di Arti Visive presso la FAR – Fondazione Antonio Ratti di Como e ha vinto il Premio Epson FAR per la ricerca artistica. Ha seguito corsi di restauro e di pittura presso l’Accademia Aldo Galli di Como ed è stato allievo di Alberto Garutti all’Accademia di Brera.
Giovanni De Lazzari è nato a Lecco nel 1977. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti “G. Carrara” di Bergamo. Nel 2008 ha preso parte al XIV Corso Superiore di Arti Visive presso la FAR – Fondazione Antonio Ratti di Como, vincendo il secondo Premio Epson FAR per la ricerca artistica. Ha esposto presso l’Associazione Viafarini di Milano e, nel 2006, ha partecipato insieme con Edi Hila alla mostra curata da Adrian Paci presso la Galleria Francesca Kaufmann di Milano.
Immagine: Oppy De Bernardo
Inaugurazione martedì 17 febbraio 2009 ore 18.30
Galleria Simona Vendrame
via Cernaia, 4 Milano
da martedì a venerdì ore 15 – 19
sabato su appuntamento