UnoNessunoCentomila. Il tema riprende l'opera pirandelliana per condurre lo spettatore a riflettere sulla condizione dell'uomo e sul rifiuto del nome che falsifica ed imprigiona la realta' in forme immutabili.
Il 19 Febbraio 2009 MISAEL ArtStyleDesignFood apre il nuovo anno con l’inaugurazione della mostra UnoNessunoCentomila, Scomposizione della verità e Concezione Vitalistica della realtà in cui arte e design si fondono per dar vita ad un percorso espositivo originale, riflessivo e coinvolgente presentando le opere di GattoNero e gli Specchi di Marco Mazzei.
Il tema trattato riprende la celeberrima opera pirandeliana per condurre lo spettatore a riflettere sulla condizione dell’uomo e sul rifiuto del nome che falsifica ed imprigiona la realtà in forme immutabili, contrariamente alla vita che è un perenne divenire. Il percorso espositivo si basa sulla consapevolezza che l’uomo non è Uno e che la realtà non è oggettiva, l’uomo è schiavo dell’immagine che gli altri hanno di lui arrivando alla distruzione completa dell’Io del rifiuto del nome. Il nome stesso falsifica ed imprigiona la realtà al punto tale da renderla forma immutabile, quasi come un’epografe funeraria, mentre la concezione vitalistica della realtà è un perenne divenie.
L’ itinerario espositivo inizia come nel romanzo pirandelliano proprio dagli specchi portando lo spettatore a guardare se stessi in modo nuovo, proprio come fece Vitangelo Mostarda all’inizio dell’opera di Pirandello. Lo specchio è il simbolo dell’io davanti a se stesso, dove scopre di vivere senza vedersi vivere, è lo strumento che lo conduce all’inseguimento dell’estraneo che gli altri conoscono in centomila identità diverse.
E sono proprio gli specchi dell’artista Marco Mazzei protagonisti di tale riflessione, vere e proprie opere d’arte che incontrano il Design. Lo scultore pescarese realizza i suoi specchi utilizzando lastre di alluminio la cui lavorazione nasce dall’analisi e dalla reinterpretazione dell’antica arte dello Sbalzo e Cesello. Tale tecnica utilizza il martello e a cuni utensili con cui viene traferito il colpo dal martello sulla lastra di metallo.
Nascono da una riflessione sull’opera pirandeliana le opere di GattoNero che in merito volge la sua attenzione su come l’uomo riesce a cogliere solo una piccola parte del suo Io costruendo su ”ciò che sa un’immagine verosimile del mondo”. Le opere del giovane artista trevigliese vogliono essere una restituzione di tale percezione frammentata, a cui conferisce ramificazioni di materia che galleggiano armoniosamente su liscissimi fondi di non materia luminosa bianco latte. Le armoniose figure umane che l’artista rappresenta sono originali rappresentazioni che accompagnano la forma della macchia materica.
Inaugurazione 19 Febbraio dalle 19
Spazio Misael
Via Thaon De Revel,3 - Milano
dal lunedì al venerdì 12-30 /20.30
Sabato dalle 11/19
ingresso libero