Landscape. L'aspetto immaginario e gioioso della serie di opere floreali esposte, realizzate attraverso la complementarieta' di varie tecniche e strumenti, evidenzia un panorama di significati alludendo a bellezza e spiritualita'.
Attraverso i lavori raccolti nel titolo Landscape ed esposti nella mostra allestita al Teatro Junghans a Venezia, Maurizio Collini manifesta una riflessione sulla società, la sua molteplicità culturale e creativa, la sua trasformazione evolutiva.
Sul piano simbolico dell’arte, esprime una considerazione sul genere umano e inquadra la fusione tra le diverse culture, il pragmatismo occidentale e il misticismo orientale, delineando con nuovi segni e nuove tracce la maturazione della coscienza nel nostro tempo.
Maurizio Collini intende l’arte come reale dimensione della vita sociale, valore di appartenenza comune nella pluralità delle culture e provenienze, accessibile a tutti.
L’aspetto immaginario e gioioso della serie di opere floreali esposte, realizzate attraverso la complementarietà di varie tecniche e strumenti, evidenzia un panorama di significati alludendo a bellezza e spiritualità. Dalla suggestione evocativa nasce il dialogo con l’osservatore, indotto a riflettere sull’attualità del mondo e sulla evoluzione in atto.
L’artista valorizza il nuovo scenario sociale sottolineando innovazioni e diversità, focalizzando la trasformazione che, se da un lato presenta forte rinnovamento con elementi ricchi di alterazione, d'altro canto apre a nuove prospettive nell’integrazione e arricchimento dei valori di umanità, cultura e convivenza.
Teatro Junghans
Campo Junghans (Giudecca 494) - Venezia
Ingresso libero