La personale dell'artista americana si pone come momento di sollecitazione critica sulla fruizione del museo e dei suoi spazi, fino ad intervenire direttamente sulle modalita' di comunicazione dell'evento espositivo. Per il MAMbo, Donnelly ha realizzato un progetto complessivo site-specific, in cui sono presentate in anteprima opere inedite. L'artista si esprime attraverso linguaggi eterogenei: video, disegni, fotografie, installazioni, opere sonore e performance. A cura di Andrea Viliani.
A cura di Andrea Viliani
Con il progetto di Trisha Donnelly il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di
Bologna porta a compimento un percorso di riflessione e di indagine
sull'identità e la funzione del museo contemporaneo. Intrapreso nel 2006
con il ciclo Coming Soon MAMbo + Museo – Mostre, tale percorso è stato
ideato da Gianfranco Maraniello e da Andrea Viliani per traghettare
l'esperienza della Galleria d'Arte Moderna nel nuovo edificio dell'Ex Forno
del Pane, approfittando del trasloco fisico dell'Istituzione per cogliere la
possibilità di guardare il museo dal suo interno, reinventandolo e
ripensandolo a partire dalla visione degli artisti.
L'intervento di Trisha Donnelly è stato seguito nelle sue diverse fasi di
ideazione e sviluppo da Andrea Viliani, curatore uscente del MAMbo,
appena nominato Direttore della Galleria Civica – Centro di ricerca sulla
contemporaneità di Trento.
La mostra dell'artista americana, prima personale all'interno di un museo
italiano, si pone come momento di sollecitazione critica sulla fruizione del
museo e dei suoi spazi, fino ad intervenire direttamente sulle modalità di
comunicazione dell'evento espositivo.
Per il MAMbo, Donnelly ha realizzato un progetto complessivo site-
specific, in cui sono presentate in anteprima opere inedite.
Video, disegni, fotografie, installazioni, opere sonore e performance sono
i mezzi attraverso i quali Trisha Donnelly, artista che rifugge da facili
definizioni e formule pre-costituite, lavora per "re-incantare” atti scontati,
creare situazioni inattese, esplorare le possibili intersezioni tra la
percezione sensoriale e l'immaginazione.
Mostre personali sono state dedicate all'artista da varie istituzioni
pubbliche europee ed americane quali ICA, Filadelfia; The Renaissance
Society, Chicago; The Douglas Hyde Gallery, Dublino; Modern Art Oxford,
Oxford; Kunsthalle Zurich, Zurigo; Kolnischer Kunstverein, Colonia;
ArtPace, San Antonio.
Le sue opere sono inoltre state presentate in importanti rassegne fra cui
la grande mostra itinerante sulla scena attuale dell'arte americana,
Uncertain States of America, la Biennale di Venezia, la Biennale di Lione,
la Biennale di Berlino, la Whitney Biennial di New York e il Carnegie
International di Pittsburgh.
Trisha Donnelly
è nata a San Francisco, dove vive e lavora.
Da 10 anni espone le sue opere comprendenti fotografie,
testi, disegni, opere audio e video.
Questo spiega in parte la mostra in programma al MAMbo di
Bologna.
Negli ultimi tre anni ho disegnato una serie di immagini
sapendo che avrei potuto penetrare lo strato visibile soltanto
attraverso la lente dello scanner piatto o la visione, di
analoga portata, dell’occhio del pittore.
Mi sono trattenuta nei seguenti domini meccanici sapendoli
in linea con l’effetto prodotto dalla vista di quel piano: la
televisione nella sua forma più pura corrispondente ai talk
show e alle sitcom, le trasmissioni radio, attraverso i percorsi
architettonici che si snodano nella radio (la televisione mi dà
le vertigini, e la radio ancora di più). In più, non c’è niente
che offra la possibilità di una visualizzazione simultanea
prismatica meglio del teatro anatomico dove la carne viene
sezionata per mostrare, senza cavi di connessione, il
decadimento di questo mondo. Qualsiasi immagine di uno
spazio in televisione corrisponde più o meno a uno spazio
riaperto inviato attraverso dispositivi che si raddoppiano in
dispositivi e poi riconfigurato in modo da sembrare innocuo.
Ma, in realtà, il riflesso viene percepito e il corpo che guarda
il corpo è il cannibale in fase di muta. Tutte quelle persone
che si sporgono in avanti, si sporgono con la testa tra le
gambe, si sporgono fino ad addentrarsi nella vista della
gamba aperta, la faccia aperta, il busto aperto. La carne in
avvicinamento.
Così, per punizione sono rimasta attaccata a queste cose, e
ho trovato quel foglio da stampa, quel piano inclinato di cui,
penso, fu forse serva la mano di Morandi.
Inoltre presto arriverà il 2010 e quale momento migliore per
augurare buon compleanno a questo, a quel piano.
Buon compleanno
Versione per la televisione
Dicono che il lavoro di Trisha Donnelly "si collochi negli interstizi tra le informazioni che
fornisce e il liquido, aereo spostamento di significato suggerito dalle conseguenti
interpretazioni ulteriori, espandendo l’impatto emozionale e cognitivo delle informazioni
fornite in un inatteso e sempre mutevole movimento di rivelazione e potenzialità.” (A.V.)
"Mettendo a fuoco i molteplici percorsi e strati dell’opera ed evocando l’estensione tipica dei
fenomeni naturali e storici entro le dimensioni limitate e artificiali delle strutture della mostra
e del museo, Donnelly indaga il modo in cui costruiamo le nostre strutture di pensiero e
credenze e al tempo stesso esplora le alternative e contrastanti esperienze del reale e
dell’immaginario e il legame indistinto tra sensibile e ipotetico.” (A.V.)
Comunicazione:
Lara Facco
Ufficio Comunicazione e sviluppo marketing MAMbo
tel. 051 6496654
Elisa Maria Cerra
Ufficio Comunicazione/Stampa MAMbo
Tel. 051 6496653
ufficiostampamambo@comune.bologna.it
Con il contributo di: Dalle Nogare Group
Modular
Il MAMbo è sostenuto da: Regione Emilia-Romagna
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Con il contributo di: UniCredit Group
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni, 14 - Bologna
Orari: martedì – venerdì 10.00 - 18.00, giovedì 10.00 – 22.00, sabato e domenica 10.00 – 20.00, lunedì chiuso
Ingresso: intero € 6, ridotto € 4