Aureliano Lanzoni
Giacomo Ponzi
Cristiano Ponzi
Maurizio Catellani
Dario Rossi
Manuela Bartolotti
Collettiva. "Questi 5 artisti, con le loro pitture e sculture attrattive e implosive, portano oltre la soglia (delle apparenze) per lasciare pero' sospesi su un precipizio d'inquietudine." (Manuela Bartolotti)
Oltre le apparenze
Platone, Ariosto, Shakespeare, Calderon della Barca, William Blake, Schopenhauer, Lewis Carrol, quanti hanno parlato di un mondo d’illusioni, ombre, parvenze? Non sappiamo cosa siamo perché la sostanza sfugge, l’ombra non si afferra, la carne si disfa, la materia si consuma. C’è un velo ingannevole da sollevare, un labirinto di specchi da infrangere, la luce che brucia. La verità appena la si coglie, consuma, rapina, inghiotte, disperde nell’infinito. Questo è varcare la soglia della percezione.
Cinque artisti, diversi come formazione, ma con condivisione ideale, hanno però voluto fare della loro fusione artistica un movimento: il Disillusionismo. Da tanto tempo non si assisteva alla creazione di un gruppo con una tensione concettuale (in parte anche stilistica) e un denominatore comune: attrarre l’attenzione sui relitti di una coraggiosa sfida all’apparenza, oggetti abbandonati, creature superstiti al day after la rivelazione folgorante provocata dall’abbraccio artistico.
Cose ormai inutili ma rese significanti nell’emergere dal magma della materia, dai vortici e dagli strappi di colore, contrastato, violento, allineate in circuiti che solo “apparentemente” risolvono, in realtà pongono domande altre. Aureliano Lanzoni piacentino, Giacomo e Cristiano Ponzi, Maurizio Catellani, nocetani e Dario Rossi di Canneto sull’Oglio (Mn) hanno tutti la capacità di concentrare e coinvolgere. Con la loro pittura e scultura attrattive e implosive portano oltre la soglia (delle apparenze) per lasciare però sospesi su un precipizio d’inquietudine. Questo è Disillusionismo, e la prima mostra sarà nel Castello di S. Giorgio piacentino (1-29 marzo). Ogni opera trasuda una sorta di autentico abbandono, quasi sciamanico all’arte, fino alle viscere di Munch, oltre le allucinate parabole di Van Gogh, oltre le decontestualizzzioni ironico-grottesche di Baj e le inarrestabili inquietudini materiche di Kiefer. La risposta è nella domanda che si rilancia… cos’è l’arte? Anzi, chi è?
Manuela Bartolotti
Inaugurazione con rinfresco domenica 1 marzo ore 15:00
Castello
Piazza Torrione 4 - San Giorgio Piacentino (PC)
aperto dal 01.03.09 al 29.03.09 nei giorni di venerdì, sabato e domenica