Reverse. La serie di opere presentate e' composta da tele di varie dimensioni realizzate nel corso del 2008. L'immagine e' frammentata, aniconica, alle volte si ricompone attraverso una complessa sintesi di segni, colori, lettere, altre si dissolve sino a diventare monocroma.
La galleria Tiziana Di Caro ha il piacere di inaugurare Reverse, prima mostra personale in una galleria italiana, di Nicolàs Pallavicini, sabato 28 febbraio 2009 alle ore 19.
Dal 2005 il paesaggio è al centro della ricerca di Pallavicini, ed è analizzato in prima istanza, con il contributo di uno storico dell'arte, un geografo, ed un fisico teorico, al fine di rilevarne i diversi aspetti e punti di vista: le opere realizzate in quel periodo, tutte di grandi dimensioni, si componevano di ampie pennellate in cui, la matrice astratta non celava completamente elementi come porzioni di cielo, di terra, di vedute. La natura è quindi “dipinta da un'altra natura ad essa analoga”
La serie di opere presentate in galleria è composta da tele di varie dimensioni realizzate nel corso del 2008. In esse vi è una rottura, sebbene il paesaggio sia inteso ancora come un territorio di confine e il metodo di realizzazione rimane costante, per cui l'artista non lascia mai nulla al caso e amministra le risorse che la pittura offre, senza mai smettere di sottostare alle leggi insite alla materia pittorica. Questa tendenza ha fatto sì che sviluppasse una chiara libertà stilistica, tenendo, però, sempre a mente la lezione dei maestri del passato.
Il segno si struttura seguendo segmenti cromatici: un'ipotesi di disordine, che si allaccia alla ragione formale tipicamente attuale, diventa il motivo conduttore di questa produzione. L'immagine è ulteriormente frammentata, aniconica, e alle volte si ricompone attraverso una complessa sintesi di segni, colori, lettere, altre si dissolve sino a diventare monocroma.
“Così nasce questa serie di quadri, che non intendono concepire un linguaggio univoco [ ... ], ma piuttosto ipotizzare scenari possibili”
La mostra sarà accompagnata da un testo di Chiara Vigliotti
Galleria Tiziana Di Caro
via delle Botteghelle, 55 - Salerno
Ingresso libero