L'artista dipinge se' stesso, con una grande forza vitale. Sottolinea con vigore la fisicia' del suo corpo e dipinge direttamente con le dita per un bisogno assoluto di immediatezza.
Dal 28 febbraio al 31 marzo 2009, la Galleria de’ Bonis presenterà, nella sua sede di Reggio Emilia, una personale dell’artista milanese Paolo Troilo. Troilo dipinge sé stesso, con una grande forza vitale. Sottolinea con vigore la fisicità del suo corpo.
Dipinge le immagini di sé direttamente con le dita, per un bisogno assoluto di immediatezza, di annullare il tempo fra l’idea dell’opera e la sua realizzazione, per non perdere quel momento che è il più autentico e profondo, il più carico di verità, il più scevro di sovrastrutture.
Dipinge di getto, schiacciando quasi rabbiosamente il colore sulla tela, senza un disegno preparatorio e senza tornare mai sui propri passi. Lascia le impronte dei suoi polpastrelli a volte, che paiono affermare la presenza dell’artista non solo nell’immagine dipinta, ma anche nella matericità del colore, sulla tela, in ogni elemento costitutivo del quadro. Sfuggono talvolta alle immagini dei corpi dipinti piccoli getti di colore, gocce, schizzi, quasi fossero energia non contenuta, che sfugge all’artista/soggetto. Un uso della materia cromatica profondamente espressivo.
Troilo usa quasi esclusivamente bianco e nero, su sfondi bianchi per far emergere la sua figura, assoluta protagonista dell’opera e questi sfondi così vuoti e silenziosi fanno risaltare ancora di più l’urlo silente delle sue immagini dipinte. Un urlo a cui è stata lasciata l’immagine, ma tolto il suono, perché è forte la censura esercitata a vari livelli dalle convenzioni sociali sull’espressione delle proprie emozioni. Questi autoritratti sono momenti intimisti e catartici in cui Troilo esprime ciò che ha dentro ma che non si può spiegare a parole. Sono urla, pugni all’aria, mani nei capelli, un corpo che si contorce, che rappresentano una profonda liberazione della parte più nascosta di sé.
I quadri di Troilo sono flash, istantanee, squarci sul proprio essere, con un’immediatezza di grande impatto fra pensiero e azione.
Troilo si filma, o si fotografa reggendo in una mano la telecamera o la macchina fotografica e con l’altra, contemporaneamente, dipinge con le dita sulla tela, perché neanche un secondo vada perso, neanche una goccia di sudore, neanche la contrazione di un solo muscolo, tutto dev’essere immediato. Di più: simultaneo. Non è facile guardare dentro sé stessi e una volta fatto e fissato sulla tela, di getto, ciò che si è visto, è meglio non tornare sui propri passi. Il risultato è un’arte incredibilmente forte, viva, energetica e autentica, un’arte senza compromessi, senza mediazioni, senza giri di parole. Questi dipinti, è vero, rappresentano Palo Troilo, ma non potrebbero essere anche ciascuno di noi?
Inaugurazione sabato 28 febbraio ore 18
alla presenza dell’artista
Galleria de’ Bonis
Via Emilia San Pietro, 30 - Reggio Emilia
Orari di apertura: lun-sab 10.00-13.00 / 16.00-19.00 domenica 16.00-19.00
chiuso lunedì tutto il giorno, giovedì pomeriggio, domenica mattina
ingresso libero