Mirror. L'indagine dell'artista si concentra sull'uomo, sulla parte piu' intimistica e recondita del nostro essere. I soggetti, i volti ritratti dall'artista, raccontano della loro vita, delle passioni, delle piccole emozioni quotidiane.
A cura di Alberto Mattia Martini
La Galleria Anna Breda presenta la mostra “Mirror” dell’artista Maurizio Biondi.
L’indagine di Maurizio Biondi si concentra sull’uomo, sulla parte più intimistica e recondita del nostro essere; l’artista milanese ci pone davanti a noi stessi, come fossimo d’innanzi ad uno specchio che ci invita a riflettere sull’apparente conoscenza del nostro Io, sulla illusoria supponenza di possedere, tra i segni del nostro volto, la vera individualità frammentata e in contrasto tra essere e apparire.
L’illusione del reale, un gioco sottile, ardito, che a volte smarrisce chi ne prende parte accettando di “mettersi in gioco”, ma anche chi le regole le fa. Maurizio Biondi conosce bene i principi di tale azione chiamata vita e da parecchi anni dedica la sua sensibilità e la ricerca artistica all’indagine delle infinite trame che costituiscono l’arazzo umano.
Il viaggio ha inizio concentrandosi con estremo coraggio e determinazione su quella parte di natura umana definita con riduttivo slogan: “sesso debole”. Biondi, certamente contrario a questa insignificante e anacronistica espressione, concentra il suo lavoro proprio sulla donna, fonte e generatrice di vita. Con notevole visione anticipatrice, l’artista milanese comprende quanto sarebbe stato importante, per non dire fondamentale in un momento storico come questo, dominato dal terrore, dalla violenza, dal cattivo gusto, dalla volgarità espressiva e comportamentale, inoltrarsi nella figura della donna o meglio in quella esclusiva sensibilità di cui essa è avvolta.
I soggetti, i volti ritratti dall’artista, raccontano della loro vita, delle passioni, delle piccole emozioni quotidiane, di paure, ansie, sensazioni che l’uomo prova nell’arco della sua esistenza e che all’interno dell’animo femminile raggiungono il massimo della loro intensità.
Osservando le immagini ritratte da Biondi, l’occhio non può che essere attratto e rapito prevalentemente dagli sguardi, dalla loro forza ammaliatrice, da quel desiderio ancestrale di comunicare schegge di vita.
La luce è compagna di viaggio di Maurizio Biondi, lo assiste e ne irradia ogni sua espressione; gli occhi delle protagoniste delle sue tele carpiscono energia luminosa per poi restituirla sotto forma di meditazione vitale. Non solo tra luce e irradiazione vivono le figlie d'Eva, ma anche di nero, quella dimensione di annebbiamento misterioso assai cara all’artista. Colature e graffi di colore colpiscono la tela così come quotidianamente si assommano istanti, che rimarranno indelebili tra i cassetti della memoria, fedeli compagni di viaggio… sta solo a noi provare ad individuare i più benevoli, rendendoli eterni.
Vernice giovedì 5 Marzo ore 18,00
Anna Breda Arte Contemporanea
Via San Francesco, 35 - Padova
mart-sab 10.30-13 e 16-19.30, domenica 16-19.30
Ingresso libero