Le 5 giovani artiste raccolte in questa collettiva propongono un'inedita riflessione sull'arte e le sue regole. Elvira Biatta, Rosaria Boemi, Chiara Fumai, Silvia Giambrone, Stefania Migliorati. A cura di: Associazione 22:37.
Nella Babele dei linguaggi artistici contemporanei che animano la città di
Venezia in prossimità della Biennale, la neo-associazione 22:37 apre il suo
percorso sintonizzandosi su cinque voci. Cinque voci di donne giovani che si
affacciano all’espressione artistica con uguale efficacia e coraggio e che,
ognuna a suo modo, esprimono quella tensione necessaria per affermare il
proprio punto di vista quando ormai sembra che i giochi siano fatti.
Scacco alla Regina propone una riflessione sull’arte e le sue regole, intese
sia come linguaggio personale dell’artista sia come le norme prestabilite
che regolano il rapporto tra l’opera, l’artista, lo spettatore e le
metodologie di produzione e consumo dell'arte, ponendo degli interrogativi
sui quali il fruitore è portato a riflettere. L'artista è il pezzo più
potente della scacchiera, se costretta a una posizione ferma non fugge il
pericolo, ma combatte con veemenza, decisione, velocità, coraggio con una
reazione attiva che potrebbe ribaltare il gioco.
Scacco alla Regina si pone come una pausa, un rallentamento, un mettersi in
gioco dell'artista e del pubblico chiamato a un ruolo attivo nell'
interazione con l'opera d'arte.
Un gioiello quasi inindossabile per la sua fragilità e, proprio per questo,
possidente di un potere evocativo fortissimo è l’opera Porta di Rosaria
Boemi. Boemi sembra voler forzare il vetro ai limiti della sua fisicità,
mettendo se stessa e il fruitore in una condizione di tensione, ricezione,
un’attenzione non obbligata ma obliata da una delicatezza propria della
materia stessa e della sua lavorazione.
Elvira Biatta espone tre tele, Taglia e Cuci; Coincidenze; Testicoli, Jacopo
e Lollipop; liberamente ispirate al testo di Georges Bataille, l’Anus
Solaire. Parole-immagini-corpi che si accumulano, come le primavere
testicolari, i macelli e le macellaie, i coltelli, le scarpe, i mezzi pezzi
di Carol Rama, ma senza quell’urlo al dramma del malessere umano. Piuttosto,
Elvira sembra lasciar entrare l’osceno, lo scandaloso e l’imbarazzante nella
casa di Barbie per vedere cosa succede, non senza attingere ai modelli
interiori del sogno e del subconscio strizzando l’occhio ai Surrealisti.
Chiara Fumai presenta l’installazione Ex, un ritratto di gruppo dei suoi ex
fidanzati presentati come una serie di bambolotti appesi al muro e
caratterizzati uno ad uno con le pettinature, i vestiti, gli accessori come
attraenti, ridicoli feticci dell’amore adolescenziale: piccoli giochi di
pezza, parti anche dell’identità multipla, irriverente, riflessiva
dell’artista. La sua ironia fa riflettere anche noi su quale sia il nostro
ruolo nella realtà, su quale sia il ruolo della donna nell'arte
contemporanea. Il suo gioco sottile e beffardo diventa per noi misura di un
mondo oltre le regole accettate che lei riesce a sovvertire.
Nel video Eredità, Silvia Giambrone indossa ciglia di fil di ferro e stagno.
Materiale pesante, comunque metallo, ma gestibile, resistente ma adattabile.
La forma della narrazione, la narrativa del desiderio, è frutto della
creatività privata e personale o è dipendente da contesti sociali, la sua
stimolazione necessita comunque di un fuori? L’artista indaga il gioco della
seduzione che si attua attraverso un meccanismo psicologico tramite il quale
un individuo tenta di attrarne a sé un altro, al fine di ottenere una
relazione sentimentale o un rapporto sessuale, o altro beneficio tipicamente
immateriale.
Con l’happening Art to Handle di Stefania Migliorati si è portati a
riflettere sulla fruibilità dell’arte, suggerendo la rottura del
tradizionale concetto di collezionismo. L’opera si può toccare con le mani,
tenere in tasca, scambiare, usare. Il collezionista d’arte è un bambino che
scambia le figurine con gli amici, beffandosi dell’aura cara a Walter
Benjamin. La tessera tascabile può essere copiata, usata, deteriorata ma il
qui e ora è costituito in questo caso dall’atto stesso del suo consumo da
parte di ogni spettatore che ne entra in possesso diventando parte attiva
della performance.
A cura di: Associazione 22:37 I info@22e37.com - http://www.22e37.com
Zara Audiello, Marta Ferretti, Silvia Giorgetti
Inaugurazione 9 marzo 2009
Buffet creativo: Graziano La Forgia
DJ set: Redrum Murders
Happening: Art to Handle by Stefania Migliorati
dalle 18:37 alle 22:37
Galleria A+A
calle Malipiero 3073 (San Marco) - Venezia
Ingresso libero