carcere penale Villa Bobò a Lecce. Si intitola cosi' la mostra di fotografie che Claudio Longo ha realizzato nell'ex carcere leccese, luogo senza destinazione che dal 13 luglio del 97 è diventato un immenso parco di silenzio che aspetta la possibilita' di riscatto da casa dei detenuti a luogo di liberta' e di creazione.
Claudio Longo
Dalle ore 20 di domenica 24 marzo il Raggio Verde ospita ''Alle 21 non si fuma carcere penale di Villa Bobò a Lecce''. Si intitola così la mostra di fotografie che Claudio Longo ha realizzato nell'ex carcere leccese, luogo senza destinazione che dal 13 luglio del 97 è diventato un immenso parco di silenzio che aspetta la possibilità di riscatto da casa dei detenuti a luogo di libertà e di creazione.
Intanto continuano ad esserci le macerie delle innumerevoli esistenze consumate tra le sue mura, ma il vociare dei detenuti, gli ordini delle guardie, il rumore sordo dei cancelli trovano ascolto nei segni lasciati sui muri e rilevati dagli obiettivi di Claudio.
Le foto, commentate con i testi tratti dal libro di imminente pubblicazione di Francesco Pallara, svelano il carcere quale luogo di paura, un inferno tutto terreno come testimoniano quei graffiti lasciati sui muri, dove anonimi uomini hanno fissato desideri, bisogni e pensieri per ''sovrastare in qualche modo quel silenzio del mondo sceso su di loro''.
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