Hortus Philosophorum. L'artista tedesco ha creato un gruppo di otto importanti sculture in cui pile irregolari di massicci libri di piombo evocano alcuni dei temi centrali del suo lavoro, poesia, mitologia e storia. In mostra e' esposta anche una serie di fotocollages, che hanno come soggetto Ararat, la montagna dove approdo' l'Arca di Noe' una volta terminato il diluvio universale.
“Le macerie rappresentano non solo la fine ma anche un inizio. In realtà la cosidetta Ora Zero non è mai esistita. Le macerie sono come il fiorire di una pianta, il culmine radioso di un incessante metabolismo, l’inizio di una rinascita. E più a lungo possiamo posticipare il riempimento degli spazi vuoti, meglio e più intensamente riusciamo a produrre un passato che continua nel futuro come se riflesso in uno specchio. L’Ora Zero non esiste. Il vuoto svela il suo opposto dentro di sé.” --Anselm Kiefer Gagosian Gallery è lieta di annunciare una mostra di nuove sculture e fotocollages di Anselm Kiefer. Per lo spazio romano Kiefer ha creato un gruppo di otto importanti sculture in cui pile irregolari di massicci libri di piombo evocano alcuni dei temi centrali del suo lavoro, poesia, mitologia e storia. Tra queste, Paete, non dolet (O Paeto, non fa male) si ispira all’antico mito di Arria e Paeto; Bilderstreit , parte da un tema ricorrente legato alla famosa controversia sull’uso delle immagini religiose nell’impero bizantino durante l’VIII e IX secolo, che Kiefer usa per dimostrare la sua teoria che “le cose spirituali come l’arte sono sempre minacciate dal potere fisico”; e Sternenfall (Stelle cadenti) una cascata di schegge di vetro sulle quali sono scritti i numeri corrispondenti alle varie stelle della galassia. Un altro tema importante qui ed in generale nella produzione di Kiefer è quello delle grandi navi. Danaé, decorata con girasole e granelli d’oro zecchino, congiunge il dramma della fregata francese fatta esplodere nel porto di Trieste nel 1812 con la storia della dea greca per la quale Zeus espresse il suo amore in forma di pioggia d’oro; Verunglückte Hoffnung è direttamente ispirata al capolavoro di Caspar David Friedrich Il Naufragio della Speranza, l’aspra rappresentazione del famoso disastro avvenuto nel mare artico che riuscì ad andare oltre la documentazione finendo a simboleggiare l’allegoria delle aspirazioni umane distrutte dalla immensa e glaciale indifferenza della natura. Oltre alle sculture saranno in mostra alcuni collages di grandi dimensioni elaborati su fotografie de I Sette Palazzi Celesti (2005), una serie di monumentali torri di piombo e cemento realizzati a Milano, simbolo dell’esperienza mistica nell’ascesa attraverso i sette livelli della spiritualità. I collage hanno come soggetto Ararat, la montagna dove approdò l’Arca di Noè una volta terminato il diluvio universale.
Il monumentale archivio mnemonico di Kiefer materializza un ampio immaginario di miti e metafore dall’Antico e Nuovo Testamento alla Cabala, dalla storia della Roma antica alla poesia di Ingeborg Bachmann e Paul Celan. Nella sua ampia opera la galleria e la biblioteca, la cornice ed il libro divengono inseparabili. Nel costruire elaborate scenografie che attraversano i confini di arte e letteratura, pittura e scultura, Kiefer chiama in causa i complessi eventi della storia, l’epica ancestrale della vita, la morte, il cosmo e la fragile resistenza del sacro e dello spirituale in balìa della distruzione del mondo. Anselm Kiefer è nato in Germania negli ultimi anni della seconda guerra mondiale. Dopo aver studiato diritto, ha cominciato il training artistico a Karlsruhe e Dusseldorf con Joseph Beuys. Il suo lavoro è esposto e collezionato dai maggiori musei del mondo. Recenti retrospettive si sono svolte al Modern Art Museum, Fort Worth (2005) (poi al Musée d'Art Contemporain de Montréal, al Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, D.C., e SF MOMA), e al Guggenheim Museum Bilbao (2007). Nel 2007 Kiefer ha inaugurato il programma “Monumenta” al Grand Palais di Parigi con una estesa installazione di sculture e dipinti. Recentemente è diventato il primo artista vivente, dai tempi di Georges Braque nel 1953, a creare una installazione permanente per il Louvre. Vive e lavora in Francia.
Ufficio stampa:
Francesca Martinotti +39 06 97848570 martinotti@lagenziarisorse.it
Inaugurazione alla presenza dell’artista: 3 Aprile, dalle 18.30 alle 24.00
Gagosian Gallery
Via Francesco Crispi, 16 - Roma
orario: martedì – sabato: 10:30 – 19:00 e su appuntamento
Ingresso libero