In concomitanza con l'esposizione Arte africana dalla collezione Han Coray. In seguito a lunghi soggiorni nelle terre africane del Niger, l'artista ha elaborato una serie di opere che hanno per soggetto privilegiato la modificazione dell'idea di interazione spaziale e temporale che nasce nell'incontro tra culture diverse.
In concomitanza con l'esposizione Arte africana dalla collezione Han Coray 1916-1928 il Museo Cantonale d'Arte presenta una mostra dedicata all'artista ticinese Adriana Beretta. In seguito a lunghi soggiorni nelle terre africane del Niger, l'artista ha elaborato una serie di opere (fotografie, tele e installazioni) che hanno per soggetto privilegiato la modificazione dell'idea di interazione spaziale e temporale che nasce nell'incontro tra culture diverse. La mostra si articola secondo un percorso concepito dall'artista in una sorta di "prospettiva mentale" in cui il visitatore è invitato ad orientarsi.
L'universo artistico di Adriana Beretta è costituito da moduli che si ripetono, ritmi regolari con variazioni impercettibili, cicli ellittici e percorsi aperti senza inizio né fine ai quali è possibile aggiungere o sottrarre uno o più elementi senza che questi ne risultino alterati sostanzialmente. Nella sua opera l'estrema economia dei segni accentua il senso della ripetizione, domina l'adesione a una cifra che ricorre serialmente, il motivo si ripete fino a formare un "tessuto" di elementi simili. Si afferma lo svolgimento di un percorso di "variazioni invariabili" dove il medesimo elemento si trasforma nel colore o nell'inclinazione, ma rimane uguale nella sua essenza e nel suo valore.
Le modalità operative dell'artista, al contatto con la realtà africana, restano fedeli a se stesse pur conoscendo una sorta di trasformazione. L'artista si guarda bene dal riportare nell'opera modelli che siamo abituati a riconoscere come influenze della cultura africana sul nostro patrimonio visivo, per questo dal suo lavoro è assente ogni retorica che celebri forme di alterità , esotismo o istintività . La sua originaria poetica non è stata alterata da questi incontri, che la arricchiscono di sollecitazioni culturali "altre". Per questo, l'affezione, la sincera adesione alla vita africana non contaminata da linguaggi estranei, la mette nella condizione - difficile da perseguire, ma perfettamente riuscita - di far proprio un altro mondo attraverso il filtro della propria cultura.
Adriana Beretta è nata a Brissago e vive a Bellinzona. Ha esposto in Svizzera e Italia in diverse mostre organizzate da spazi pubblici. Fra di esse meritano di essere ricordate la personale del Museo Cantonale d'Arte di Lugano (1992) e la partecipazione a collettive prestigiose alla Shedhalle di Zurigo (1986), al Centro d'Arte Contemporanea di Kiew in Ucraina (1994) e allo Spazio K. Adamopoulos di Francoforte (1996).
Sue opere fanno inoltre parte della collezione di Swisscom, del gruppo IBM, di Rentenanstalt, del Credito Svizzero, della UBS, della SSIC (Società Svizzera Impresari Costruttori) e del Fondo Comunale Carlo Cotti di Lugano. Inoltre dipinti e installazioni dell'artista fanno parte della collezione del Museo Cantonale d'Arte.
La mostra è accompagnata da un catalogo introdotto da un testo di Bettina Della Casa.
Immagine: Adriana Beretta, Prospettive mentali, 2001 , lambda print su plexiglas, cm
72,5 x 100
Orari: martedì 14-17, da mercoledì a domenica 10-17, chiuso lunedì
Entrata libera
Ufficio stampa:
Museo Cantonale d'Arte (Carla Burani), Lugano: tel. (++41).91. 9104780 fax (++41).91.9104789
Italia: uessearte, Como tel. 031.269393 fax 031.267265
Ala Est
Museo Cantonale d'Arte, Lugano