Imagine the possibilities. In mostra 2 grandi polittici realizzati, fra l'Arizona e Milano, con la tecnica del ricamo su scampoli di pelle. In mostra anche una serie di acqueforti e due installazioni.
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a cura di James Putnam
Si inaugura il 14 marzo prossimo, alle 18.30, negli spazi della galleria Alessandro Bagnai,
la personale di Anila Rubiku : Imagine the possibilities.
In mostra 2 grandi polittici realizzati, fra l’Arizona e Milano, con la tecnica del ricamo su scampoli di pelle. Campioni delle pelli più pregiate per la tappezzeria di poltrone e divani, gentilmente forniti dalla ditta Moroso, su cui il ricamo segue il profilo del disegno. Per parte della realizzazione di queste opere Anila Rubiku si è servita, durante il suo work-shop all’ ASU Art Museum of Arizona della collaborazione degli studenti della Arizona State University. In mostra anche una serie di acqueforti, una installazione dal titolo Milan –Tokyo, a round the trip comprendente 50 telai da ricamo recanti su lino scene che documentano il suo viaggio in Giappone, dove nel 2006 ha partecipato alla triennale di Echigo Tsumari e infine, sospeso, un modello di aero Cessna sulla cui fusoliera sono montati 6 piccoli monitor con relative animazioni, invito e testimonianza della sua necessità di conoscere attraverso il viaggio nuovi mondi e modi di esistere.
Il lavoro di Anila Rubiku é una forma di narrazione, è il racconto del suo personale percorso di ricerca, la messa in discussione della sua esistenza attraverso l’indagine dell’impatto che le esperienze umane, i sentimenti hanno sul luogo in cui si realizzano. La sessualità espressa esplicitamente, perde la sua connotazione propriamente erotica per divenire strumento di comprensione delle relazioni interpersonali del modo in cui queste si esplicitano a seconda del contesto socio-culturale, della latitudine geografica e quindi climatica, determinando fattori sociali come l’espansione urbanistica o la densità demografica: temi che l’artista indaga con sapiente ironia e traduce con sottili tratti di ricamo.
Il ricamo rimanda alle sue origini, alla terra da cui la Rubiku è partita: l’Albania, al ricordo di donne piegate su telai, intente nel loro lavoro; ricamare le permette attraverso una sorta di viaggio a ritroso di concepire il futuro, di immaginare delle possibilità, di non rimanere immobile, di dar corpo al suo nomadismo che la spinge a cercare sempre nuovi luoghi, nuovi modi di interpretare attraverso il suo lavoro la contemporaneità. “Perforare la carta – spiega la Rubiku - è un’azione senza ritorno da cui sempre bisogna ripartire...”
Anila RubiKu è nata a Durazzo, attualmente vive e lavora a Milano
Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private.
Inaugurazione 14 marzo ore 18.30
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March 14, 2009 at 6:30 p.m. marks the inauguration, at the Alessandro Bagnai Gallery, of the solo show by Anila Rubiku : Imagine the possibilities, curated by James Putnam.
The exhibition will include two large poliptychs, created in Arizona and Milan using the technique of embroidery on scraps of leather: samples of premium leathers used for armchair and sofa upholstery – obligingly provided by the Moroso company - on which embroidery follows the outline of the design. For part of the realization of these works, Anila Rubiku capitalized on the collaboration of Arizona State University students during a workshop she held at ASU Art Museum of Arizona. Also on exhibit is a series of etchings; an installation entitled Milano-Tokyo. A round trip comprising 50 tambour-frames with scenes on linen documenting her trip to Japan, where in 2006 she participated in the Echigo Tsumari triennial; and finally, a suspended model of a Cessna airplane on which 6 small monitors are mounted, each showing a different animation, an invitation and a testimonial of her need to get to know new worlds and ways of living through travel.
Anila Rubiku’s work is a form of narration, the story of her personal path of experimentation, the questioning of her existence through investigation of the impact that human experiences and sentiments have on the place in which they occur. Sexuality, expressed explicitly, loses its proper erotic content to become an instrument of understanding of interpersonal relations, of the way in which they are made explicit according to socio-cultural context, geographic latitude and climate, determining social factors such as urban expansion or demographic density – themes that the artist explores with knowing irony and translates with subtle traces of embroidery.
The embroidery hearkens back to her origins, to the land from which Rubiku set out – Albania -, and to the memory of women bent over loom frames, intent on their work. Embroidery allows her, through a sort of backwards voyage, to conceive of the future, to imagine its possibilities, to not remain immobile, to incarnate the nomadism that compels her to constantly seek new places, new ways of interpreting the contemporary through her work. “Perforating paper,” Rubiku explains, “is a non-recurring action, you have to start from scratch every time…”
Anila RubiKu was born in Durres, and currently lives and works in Milan.
Her works can be found in important public and private collections.
Galleria Alessandro Bagnai
via Coluccio Salutati, 4/r - Firenze
Orario lunedì/sabato : 10.00/13.00 – 15.30/19.00
Ingresso libero