Sala civica Vicolungo Outlets
Vicolungo (NO)
via Papa Giovanni XXIII
0321 835032
WEB
Claudio Massucco
dal 13/3/2009 al 14/4/2009
lunedi' - domenica 10-13 e 15-18

Segnalato da

Giorgio Barberis




 
calendario eventi  :: 




13/3/2009

Claudio Massucco

Sala civica Vicolungo Outlets, Vicolungo (NO)

Inediti. L'uso di colori violenti e innaturali, della linea spezzata, comunicano la visione che l'artista ha del mondo e della societa' in cui viviamo.


comunicato stampa

A cura di Giorgio Barberis e Piero Senesi

Claudio Massucco è nato a Vigone nel 1961, dove vive e lavora. Autodidatta acculturato, con la passione per il restauro di vecchie auto ed un’attività che lo vede ancora impegnato creativamente in questo settore, ha iniziato giovanissimo a dedicarsi alla pittura. Gli inizi sono, naturalmente, di stampo accademico: grande ricerca in ordine al disegno, studio dei Maestri del passato, attenta analisi sulle teorie ed uso dei colori introdotte da Goethe che, attenuando l’aspetto scientifico dei fondamenti estetici di Newton, legittimerà pienamente il fattore soggettivo della visione. Quel fattore evidente in ogni opera di Massucco il quale afferma: ''Il creare, per me, è vivere ogni giorno immagazzinando sensazioni ed emozioni da quello che vedo, ascolto e sento. Da qui parte l'impulso a tracciare queste percezioni, e il procedere è sempre molto imprevisto.

Quasi una magica combinazione che, intervenendo con colori su ogni tipo di supporto -ferro, legno, vetro e materiali diversi assemblati- plasma una creazione momento per momento”. Così lavori come “Semilibertà”, “La città dorme”, “Segnali di vita” o “Tempo scaduto”, oltre a richiamarsi nella nuova ed attualissima linea a leggi scientifiche e stati d’animo romanticamente espressionisti (due scuole apparentemente diverse ma sostanzialmente uguali nel procedere dal sé) rivelano in tutta la loro generosità esecutiva una capacità di comunicazione particolarmente piacevole e sorprendente, quasi musicale. Action painting , slancio vitale bergsoniano, astrattismo denunciano, ad un primo impatto, l’enfatizzazione dell'atto fisico della sua pittura. Abbinato però alla propensione dell’artista a privilegiare, esasperandolo, il dato emotivo della realtà, che egli coglie e ferma attimo per attimo, rispetto a quello percepibile oggettivamente. In questo modo Massucco nega però la rappresentazione della realtà per esaltare i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori e tenendo come punto di riferimento fondamentale il testo di Wilhelm Worringer Astrazione ed empatia, del 1908, dove l'arte viene interpretata in base all'intenzionalità dell'artista. La forma viene intesa quindi come risultato dell'incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia, ovvero avvicinamento alla realtà, ed astrazione, cioè il rifiuto della realtà.

Un’espressione artistica visuale quindi quella di Massucco, dove non vi sono appigli che consentano di ricondurre l'immagine dipinta ad una qualsiasi rappresentazione della realta', nemmeno mediata dalla sensibilita' dell'artista. E, proprio negli ultimi lavori emerge sempre di più la ricerca della forma pura per tramite di colori e geometrie. L’uso di colori violenti e, a volte, innaturali, la proposizione di linee spezzate, a volte morbide, a volte dure e spigolose, il sorvolare le leggi della prospettiva, comunicano così la visione, a volte drammatica, a volte pessimistica, ma a tratti anche gioiosa, che Massucco ha del mondo e della società in cui viviamo. Nascono in questo modo nuovi equilibri di rapporti e armonie di ritmo. Costanti attraverso le quali recupera la forma e le attribuisce nuovi valori anche se, per lui, l’atto del dipingere diventa più importante del soggetto ritratto e cerca di dare libero sfogo alle naturali emozioni. Il tutto nel tentativo di trasportare lo spettatore in un’unione mentale e fisica con la sua arte attraverso tele solitamente di grandi dimensioni, popolate anche da collage fotografici o scritte filosofiche e sottolineate da grandi macchie di colore proposte con un segno essenziale su sfondi intensi e brillanti facendo si che un suo lavoro sia immediatamente riconoscibile anche in mezzo a cento altre opere di millantata tendenza astrattista. Come si potrà ben vedere nei quadri che saranno esposti da sabato 14 marzo, fino al 15 aprile al Vicolungo Outlets.
Giorgio Barberis

Inaugurazione sabato 14 marzo

Sala civica Vicolungo Outlets
via Papa Giovanni XXIII - Vicolungo (NO)
da lunedì a domenica 10/13 – 15/18
Ingresso libero

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